Il pubblico di Rai 1 che si è appassionato alle vicende pubbliche e private del commissario Ricciardi non ha potuto lasciare le porte del cuore chiuse anche ad un altro personaggio, da molti all’inizio considerato secondario. Si tratta di Bambinella, il giovane travestito costretto dal cuore e dal portafogli a dedicarsi alla prostituzione.
Un nome, quello appunto di Bambinella, non scelto a caso dal suo padre letterario Maurizio De Giovanni ma che trae ispirazione proprio da una vecchia canzone napoletana scritta da Raffaele Viviani. L’autore napoletano per il suo romanzo ha voluto tratteggiare una figura quasi mistica, a metà fra uomo e donna, capace di grandi slanci di cuore e soprattutto di venire in soccorso del burbero Maione.
Bambinella infatti grazie alla sua fitta rete di conoscenze, persone che come lei vivono ai margini della società e per questo ben al corrente di ciò che accade al suo interno, riesce con ironie e semplicità a dare informazioni fondamentali per le indagini di polizia.
Un personaggio quindi articolato e ben definito che potrebbe sembrare complicato da far uscire dalle pagine di un libro per donargli carne e sangue. Un tentativo però molto ben riuscito grazie al talento e alla capacità espressiva di Adriano Falivene che, grazie a questo ruolo ha iniziato ad affacciarsi al successo.
Adriano Falivene, il Bambinella de Il commissario Ricciardi
L’interprete di Bambinella ne Il commissario Ricciardi è Adriano Falivene, giovane attore napoletano che con la trasposizione televisiva del romanzo di Maurizio De Giovanni sembra essere stato in grado di cogliere al volo una grande opportunità.
Nato nel 1988 Adriano sembra aver consacrato la sua intera vita all’arte. Oltre al diploma conseguito all’Accademia di Arte Drammatica del Teatro Bellini ha spaziato in questo modo vestendosi ogni volta di panni diversi. Prima di calarsi in quelli del femminilello confidente del brigadiere Maione, Falivene è stato funambolo, musicista, ballerino, cantante, umorista e clown.
Tutte esperienze che gli hanno consentito di acquisire una capacità di movimento e di mimica tanto varie da permettergli di vincere il premio Charlot nel 2009 e ottenere un piccolo ruolo in Trust del regista Danny Boyle.
Purtroppo non si sa molto sulla sua vita privata, Adriano infatti anche sui social appare totalmente immerso nel suo lavoro. Oltre alla sua partecipazione al commissario Ricciardi è molto impegnato in teatro dove recentemente sta portando in scena una sorta di spin-off delle storie raccontate da De Giovanni con Antonio Milo, il brigadiere Maione, dal titolo Mettici la mano.