Questa sera, giovedì 28 settembre 2023, su Nove TV, in prima visione, torna il ciclo Nove Racconta. Stasera il pubblico potrà ripercorrere, grazie al documentario inchiesta ARES GATE: La fabbrica delle illusioni, un caso dal risvolto molto misterioso.
Il documentario è incentrato sullo strano e misterioso caso di suicidio del regista e sceneggiatore Teodosio Losito e la bancarotta successiva della casa di produzione Ares Film.
Ares Gate, il mistero del suicidio di Teodosio Losito
Teodosio Losito viene trovato cadavere l’8 gennaio 2019. A fare la macabra scoperta nel bagno della sua stessa villa di Zagarolo, alle porte di Roma, è l’ex compagno Alberto Tarallo. Lui è anche l’uomo in capo alla società Ares Film, produttrice di tutti i film e fiction scritte e dirette da Losito. La coppia in oltre 15 anni di affari, aveva firmato contratti per grandi successi televisivi. Inoltre, Ares Film aveva anche lanciato molti attori, come ad esempio Manuela Arcuri e Gabriel Garko. Ma perché allora, Teodosio Losito ha deciso di sucidarsi? E come mai la Procura di Roma ha aperto e poi archiviato l’inchiesta per istigazione al suicidio?
Nel documentario vedremo anche parti inedite, mai viste prima in TV, e relative a un intrigo che, ancora oggi, scuote il mondo dello spettacolo. Intrecci a vicende giudiziarie e misteri di un’inchiesta che sui media è stata nominata come Ares Gate.
L’ipotesi di istigazione al suicidio
Lo scandalo era partito dal Grande Fratello Vip 5. Dopo le dichiarazioni fatte da Adua Del Vesco e Massimiliano Morra la vicenda della morte di Losito assume aspetti divergenti. L’episodio chiave è dunque la tragica morte di Teodosio Losito, avvenuta il 8 gennaio 2019, e le successive indagini della Procura di Roma.
Inizialmente, l’ipotesi di reato era per istigazione al suicidio ma poi l’indagine si concluse con l’archiviazione. Nello sconvolgente documentario di questa sera, ripercorreremo il momento della morte di Teodosio Losito avvenuta nel bagno della sua villa e la successiva scoperta del cadavere da parte di Alberto Tarallo, il compagno di Losito.
La bancarotta di Ares Film
Poco dopo la morte di Losito, viene dichiarata la bancarotta della società di produzione Ares e sulla vicenda, sembra chiudersi il sipario. Tuttavia, nel settembre del 2020, dopo una confessione tra Rosalinda Cannavò, ossia Adua del Vesco, e Massimiliano Morra, nella casa più spiata di Italia, alcune pesanti parole riportano al misterioso suicido di Teodosio Losito, tra cui setta, magia nera, il diavolo, manipolazioni e istigazione al suicidio. Queste parole sussurrate al Grande Fratello Vip, si riferiscono alla Ares Film ma non solo.
In questa confessione si fa riferimento anche ai due personaggi, Losito la vittima e Tarallo il suo carnefice.
E’ a questo punto che entra in scena il fratello di Losito che chiede agli inquirenti di fare nuove indagini nel torbido ma patinato mondo del fratello, desideroso di sapere cosa di vero ci possa essere in quelle dichiarazioni.
Nove ricostruisce così la vicenda con un documentario scottante, ossia Ares Gate: la fabbrica delle illusioni in onda questa sera dalle ore 21.15.
Tarallo e l’ipotesi di alcuni su ricatti psicologici e magia nera
Alcuni testimoni aggiunsero, in seguito alla morte di Losito, nuove informazioni sulla vicenda. Secondo molte dichiarazioni di attori e attrici TV, che hanno lavorato con Teodosio Losito alla Ares Film e Mediaset, Alberto Tarallo sarebbe stato colui che ha avuto un ruolo “morale” nella morte di Teo.
Stando ad alcune testimonianze, Tarallo avrebbe praticato riti di magia nera. In seguito, il legale di Tarallo definì queste rivelazioni come ciarpame ma il fratello di Losito, Giuseppe ne restò molto inquietato.