Blackout – Vite sospese la nuova fiction con Alessandro Preziosi arriva su Rai 1 dal 23 gennaio. Una trama appassionante, ricca di colpi di scena, alta tensione ma anche con tantissimo sentimento. Tra i protagonisti c’è anche Lara che dopo il trauma della morte della mamma non parla più e riesce ad esprimersi solo attraverso lo sguardo e la musica del suo violino.
Una fiction tra le più attese Black Out – Vite Sospese in onda dal 23 gennaio su Rai 1, che terrà compagnia ai telespettatori per quattro serate. La serie è un mistery drama dalla trama ad elevato suspance e molto avvincente. Gli episodi si svolgono in Trentino, nella Valle del Vanoi.
Blackout – Vite sospese: alta tensione, misteri e sentimenti
La suspance regna regina in questa serie televisiva, ma nelle otto puntate ci sarà anche ampio spazio per i legami familiari e i sentimenti.
Black Out – Vite Sospese si svolge principalmente in un Hotel di lusso di una località sciistica trentina, nella Valle del Vanoi durante le feste natalizie. Le giornate scorrono serene e sono simili alle tante giornate passate in vacanza sulla neve, tra sciate, the, cioccolate calde e risate. Tuttavia tra le persone del posto e anche tra i turisti ci sono alcuni importanti segreti, anche abbastanza pericolosi. Un giorno come tanti altri, alcuni turisti avvertono la terra tremare: dopo poco un enorme boato annuncia una imponente slavina che isolerà l’intera valle da tutto il resto senza alcuna via d’uscita. Nel grazioso polo sciistico tutto tace, la luce non c’è più, i mezzi di comunicazione non funzionano e i soccorsi non arrivano. Tra paura e solitudine alcuni dei personaggi della fiction si troveranno a fare i conti con gli altri ma, soprattutto, con se stessi.
Come potranno uscire da quell’incubo di ghiaccio? Una via c’è e pare essere anche l’unica: tutti dovranno abbandonare pregiudizi, sospetti e paure e diventare una vera comunità affiatata.
Sopravvissuti e bloccati nella valle, grandi e bambini
Dopo la grande valanga nel piccolo paese del Trentino regna buio e silenzio. Tra i sopravvissuti ci sono grandi e bambini, tutti insieme tra le mura di un lussuoso Hotel e alcuni di loro sono anche molto diversi. Tra tensione, emozioni forti e colpi di scena, il pubblico assisterà a momenti di dolore intenso ma anche a vere e proprie storie d’amore. Nell’albergo c’è anche la piccola Lara, una giovanissima violinista timida e anche molto triste che non parla più a causa del forte trauma subito con la morte della mamma. Nessuno sembra capire la piccola Lara che si esprime solo attraverso lo sguardo e la musica del suo violino, nessuno a parte il padre che cercherà di proteggerla ad ogni costo.
Ad interpretare la piccola Lara in Blackout – Vite sospese è la giovane Isabella Marie Alderighi di appena 12 anni, alunna modello della scuola di via Vivaio a Milano, la scuola media statale per ciechi. Isabella suona fin dall’età di tre anni e oggi frequenta con ottimi risultati anche il Conservatorio Giuseppe Verdi, sempre a Milano.