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“Buon Compleanno Massimo”: Il rapporto di Troisi con la Napoletanità

Buon Compleanno Massimo Troisi

Screen

Massimo Troisi, quest’anno, avrebbe raggiunto una tappa importante. Avrebbe compiuto i 70 anni di età. Per celebrare questo momento, la Rai gli ha reso omaggio con il film documentario “Buon compleanno Massimo”, in onda in prima visione su Rai3 stasera 17 febbraio alle ore 21.25.

A lavorare al progetto è Marco Spagnoli che ha voluto dare massimo rilievo alla figura dell’indimenticabile attore e cineasta italiano. Nel film documentario è la voce di Maurizio De Giovanni che racconta la storia di Massimo Troisi.

Quali sono i momenti cult del Docu-film

Nel documentario massima attenzione viene data alla sua infanzia a San Giorgio a Cremano, cittadina del Napoletano che lo ha visto crescere e diventare l’uomo che abbiamo conosciuto al cinema.

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Il docu film segue tutta la sua vita fino alla nomination agli Oscar per “Il Postino” (1994). Un momento dopo l’altro, con grandi momenti emozionante, esce fuori tutta la grandezza dell’attore.

Nel racconto di un fuoriclasse della comicità viene fuori un aspetto importante: la napoletanità che ha considerato da sempre un punto di forza, ma tuttavia non si è mai vincolata alla stessa.

La sfera professionale e intima viene ricostruita anche grazie agli interventi di chi l’ha conosciuto, come Francesca Neri, Renzo Arbore, Enzo De Caro, Nino D’Angelo e Roberto Vecchioni, per citarne alcuni.

Le testimonianze

Il film documentario, come tutti i simil prodotti dalla Rai, racconta la vita, il lavoro, il genio e lo sguardo di Massimo Troisi. La struttura segue testimonianze inedite e coinvolgenti e ripercorre i momenti più importanti di una vita e di una carriera uniche.

La vita di Massimo Troisi viene ricordata dai suoi stessi familiari. Non solo anche dagli amici, dai collaboratori e da chi ha avuto modo di conoscerlo nei tanti aspetti della sua personalità.

Ma non ci sono solo le testimonianze. A rendere il documentario davvero interessante sono anche i ricchi materiali di repertorio, mescolati a un racconto intenso ed emozionante.

Si parla del suo rapporto con Napoli e non solo. Viene dato rilievo al suo sguardo pacato e sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e sulle grettezze dell’esistenza.

Massimo Troisi viene ricordato da tanti testimoni diretti. Alcuni probabilmente inattesi, che raccontano del suo lavoro e del suo impegno personale come uomo e come artista.

In questo racconto, a guidare lo spettatore alla scoperta della vita di Massimo Troisi e della sua importanza nell’immaginario collettivo di Napoli e italiano, è Maurizio De Giovanni. Uno dei principali scrittori italiani e anche uno degli autori napoletani più influenti della sua generazione.

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