Carosello Carosone è il film proposto oggi 26 maggio da Rai1 sulla vita del mitico Renato Carosone.

La consacrazione internazionale: New York, 1958

Renato Carosone, il leggendario musicista italiano, raggiunge il culmine della sua carriera nel 1958 con un concerto alla Carnegie Hall di New York. Questo evento rappresenta la consacrazione internazionale per Carosone e il suo Sestetto, tra cui spicca l’eclettico batterista Gegè Di Giacomo. Mentre prova i brani del concerto, Renato rivive i momenti più significativi della sua vita, che lo hanno portato a questo traguardo straordinario.

Gli inizi a Napoli: 1937

Nel 1937, un diciassettenne Renato Carosone si diploma in pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli sotto la guida del maestro Alberto Curci. Per celebrare questo traguardo, suo padre Antonio gli regala un prezioso giradischi. È attraverso questo giradischi che Renato si immerge nella musica americana, che diventerà una delle sue principali fonti di ispirazione.

Dopo un’esperienza a teatro, Renato viene scritturato dal capocomico Aldo Russo come pianista-arrangiatore della sua compagnia diretta a Massaua, in Eritrea. La compagnia si esibisce nel ristorante-teatro Da Mario, ma il pubblico, composto principalmente da trasportatori del nord Italia, non gradisce il repertorio napoletano e preferisce un gruppo di ballerine. Il gruppo si scioglie presto, segnando la fine di questa prima avventura per Renato.

Eritrea e il primo amore: 1940

Nel 1940, mentre è diretto ad Asmara con un collega, Renato viene minacciato da alcuni indigeni che lo credono una spia. Si salva suonando la fisarmonica, che i rapitori avevano scambiato per una ricetrasmittente. Giunto ad Asmara, inizia a suonare al Teatro Odeon, gestito dal cugino Antonio. È qui che incontra e si innamora della ballerina veneziana Italia Levidi, madre di un bambino, Pino. Nonostante le difficoltà, Renato decide di sposarla e di adottare suo figlio, segnando l’inizio di una nuova famiglia.

Il ritorno a Napoli e la rivoluzione musicale: 1946

Nel 1946, Renato torna a Napoli con la sua nuova famiglia e trova la sintesi musicale che stava cercando: unisce la tradizione napoletana ai ritmi jazz, creando un sound unico che rivoluziona la musica italiana. Fondando una band, Carosone inizia a suonare nei locali più prestigiosi, come lo Shaker di Napoli e il Caprice di Milano, diventando rapidamente una celebrità.

Nel 1954, il Sestetto viene scelto per inaugurare le trasmissioni della televisione italiana, un momento storico per il gruppo. Tuttavia, il chitarrista olandese Peter Van Wood decide di lasciare la band per intraprendere una carriera solista. Nonostante questa perdita, il Sestetto continua a collaborare con i parolieri Mariano Rapetti e Nicola Salerno, producendo una serie di successi che conquistano l’Europa.

Il trionfo internazionale e il ritiro: 1959

Il successo di Renato Carosone culmina con una tournée internazionale che porta il Sestetto a esibirsi in tutta Europa e negli Stati Uniti. Il concerto alla Carnegie Hall di New York rappresenta il punto più alto della loro carriera. Tuttavia, il 7 settembre 1959, in un annuncio sorprendente, Carosone dichiara in televisione la sua intenzione di ritirarsi dalle scene, passando il testimone a Gegè Di Giacomo.

Il film “Carosello Carosone”

Il film “Carosello Carosone” racconta questa straordinaria storia di successo, amore e passione per la musica. Attraverso le vicende personali e professionali di Renato Carosone, il film offre uno sguardo affascinante sulla vita di uno dei più grandi musicisti italiani del XX secolo. Dalla sua giovinezza a Napoli, passando per le avventure in Eritrea, fino al trionfo internazionale e al suo ritiro dalle scene, il film celebra la figura di Carosone, la sua eredità musicale e il suo impatto duraturo sulla cultura italiana.

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