Il 9 gennaio andrà in onda su Rai 1 la serie Il nostro generale, delle puntate che raccontano le vicende del Nucleo Speciale a capo del quale c’era Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un ruolo davvero molto delicato e particolare quello che nella serie è svolto da Sergio Castellitto.
La serie si compone complessivamente di otto puntate e ricostruisce, anche tramite documenti video di repertorio, il contesto politico degli anni, ma anche le vicende dei protagonisti. Ma scopriamone di più sulla trama della serie Il nostro generale, anche per affrontare alcuni aspetti più importanti della vita privata del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
La trama della serie Il nostro generale
La narrazione nella trama della serie Il nostro generale comincia nel 1973. È stato proprio l’anno in cui il generale è stato trasferito a Torino dalla città di Palermo. Proprio in questa città le Brigate Rosse cominciano a rivendicare alcune azioni.
Il generale, rendendosi conto del pericolo, cerca di contrastare questo operato. I vertici dell’Arma sono piuttosto restii, ma il generale fonda il Nucleo Speciale Antiterrorismo. Si tratta di un gruppo di uomini altamente specializzati che sono in grado di agire negli ambienti che possono essere considerati come vicini ai brigatisti.
Per il generale la lotta nei confronti del terrorismo assume un aspetto molto totalizzante, con l’obiettivo di contrastare in tutto e per tutto le azioni delle Brigate Rosse.
Tra i preferiti del generale Dalla Chiesa c’è Nicola, che è la voce narrante che ci guida anche alla scoperta di un momento storico fondamentale per il nostro Paese.
La vera storia di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Carlo Alberto Dalla Chiesa ha ricoperto il ruolo di prefetto della città di Palermo. Nel 1981 rimase vittima, con la moglie e il suo agente di scorta, di un attentato compiuto da parte della criminalità siciliana. Sappiamo sulla sua vita privata che è stato sposato due volte.
Per quanto riguarda i figli, possiamo saperne ancora di più. Carlo Alberto Dalla Chiesa è nato nella città di Salluzzo, che si trova in provincia di Cuneo, il 27 settembre del 1920. Si è laureato in Giurisprudenza e in Scienze politiche e, essendo figlio di un generale dell’Arma dei carabinieri, è entrato a far parte anche lui dell’Arma.
Nel 1946 è stato celebrato il matrimonio con la prima moglie, Dora Fabbo. In seguito al matrimonio sono nati Simona, Rita e Nando. Dora Fabbo è morta nel 1978 per un infarto.
La seconda moglie del generale è stata l’infermiera Emanuela Setti Carraro, che rimase vittima nell’attentato che l’ha coinvolto.