Questa sera alle 21.30 andrà in onda su Rai 1 la seconda puntata della miniserie Circeo. Una storia vera e drammatica che racconta le violenze subite da Donatella Colasanti e Rosaria Lopez (quest’ultima morta a seguito di sevizie atroci) in una villa di San Felice Circeo da parte di tre carnefici: Gianni Guido e Angelo Izzo e Andrea Ghira.
Dopo i drammatici eventi della prima puntata andata in onda martedì scorso, con la seconda puntata si passa al processo a Gianni e Angelo, mentre Andrea è ancora in fuga ricercato dalle forze dell’ordine.
Circeo, il dramma del processo per Donatella
I due episodi della seconda puntata di Circeo raccontato le drammatiche fasi del processo, che vede i due imputati al centro delle attenzioni e Donatella, che rivive una sorta di incubo, dovendo testimoniare anche nella villa dove ha subito le violenze insieme all’amica Rosaria. Solo la grande determinazione della ragazza, con l’aiuto della madre e degli avvocati, farà emergere ulteriori dettagli su quella macabra vicenda.
Che ancora oggi viene ricordata dal 1975. Un ruolo fondamentale nella puntata è quello della madre di Donatella, ma anche da Teresa, uno dei due avvocati della protagonista. Spazio anche ai colpi di scena, con la figura di Saverio, reporter che si avvicina al caso, che diventa fondamentale. Infatti proprio il suo interesse a Donatella rappresenta una spinta per la protagonista.
Che trova la forza per raccontare tutti i dettagli sulle violenze subite. La puntata di stasera rappresenta il fulcro della storia, anche perché la mini fiction è suddivisa in tre puntate e sei episodi. Tutto ruoterà intorno a Donatella, con i due imputati che proveranno grazie ai loro avvocati a vedersi ridurre la pena.
Circeo, che fine ha fatto Andrea Ghira: quando viene arrestato?
Intanto il pubblico comincia a chiedersi che fine ha fatto il terzo imputato, quell’Andrea Ghira che è uno dei tre imputati ma in fuga. Latitate e ricercato dalle forze dell’ordine. Da quello che si sa, troverà poco spazio nella serie. Nella realtà Andrea si da alla fuga e la sua latitanza finisce con la morte avvenuta nel 1994.
Dopo le violenze del Circeo Andrea Ghira trova rifugio in Francia grazie all’aiuto di una parente. Da lì, si arruola nella Legione Straniera spagnola a Melilla, rimanendovi per 18 anni e raggiungendo il grado di caporalmaggiore. La sua espulsione nel 1994 è imputabile all’abuso di sostanze stupefacenti, con la morte a causa di un’overdose.
Le dinamiche della morte di Ghira sono rimaste avvolte nel mistero fino al 2016, quando gli esami del DNA hanno confermato in modo definitivo la sua identità.