La puntata finale di Circeo si apre con la sentenza del processo di primo grado a Latina: grande tensione sia per Donatella che per Teresa che poi non trattengono le lacrime quando il giudice pronuncia l’ergastolo per i tre imputati Izzo Ghira e Guido, con le famiglie della vittima, Rosaria Lopez commosse perché finalmente è arrivata una pena esemplare.
Non mancano però altri colpi di scena durante la puntata che mostra le fragilità di Donatella che prova a seguire le femministe per tornare a vivere. Anche se non appare facile mettersi alle spalle un dramma assurdo che l’ha colpita.
Circeo, la decisione di Teresa: lascia Tarsitano e segue Tina Lagostena Bassi
Teresa comunica la decisione a Tarsitano: seguirà con lui il processo d’appello del Circeo, ma lavorerà con Tina Lagostena Bassi, che da tempo segue le vicende femministe con la speranza che si possa arrivare a breve a cambiare la legge sulla violenza sulle donne. Per raggiungere quest’obiettivo ha bisogno dell’appoggio di Teresa che accetta l’incarico.
Intanto si comincia a lavorare sul processo d’appello, con gli avvocati dei condannati che sperano di poter arrivare ad una riduzione della pena per i loro assistiti, facendo leva sulla spettacolarizzazione del processo che secondo loro ha assunto i caratteri politicizzati con il movimento femminista al centro delle attenzioni.
Intanto non mancano i momenti difficili per Donatella, costretta a vivere con i fantasmi del passato, veri incubi che tormentano le sue notti. Non un momento facile per lei che tenta in tutti i modi di reagire.
Circeo, Guido e Izzo tentano la fuga
Intanto Teresa incontra Loredana Rotondo, programmista e regista alla Rai: “Volevamo riprendere il processo e farne un documentario” le parole della regista della Rai che presenta la sua idea a Tina e Teresa. Mentre le femministe si organizzano, arriva la notizia del tentativo di fuga di Gianni Guido e Angelo Izzo.
La loro fuga viene interrotta dagli agenti e la loro posizione si aggrava anche in vista del processo d’appello. Donatella cerca di riprendere una vita normale ma continua a vivere ricordi terribili.