Da questa sera, 14 novembre 2023, Rai 1 manda in onda la serie sulla strage del Circeo, dove tre criminali della Roma bene, torturarono e violentarono due giovani donne, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Sono loro le vittime del massacro del Circeo, una storia macabra, violenta, da incubo, mai vista prima. Rosaria Lopez è morta quella stessa notte del 1975, Donatella Colasanti si è salvata fingendosi morta, ma ha portato i segni di quell’orrore infernale dentro di sé fino alla sua morte.
Circeo, la storia vera di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez
Rosaria Lopez e Donatella Colasanti erano due giovani di 19 e 17 anni nel 1975. Con le loro famiglie abitavano nel quartiere popolare della Montagnola. Le due conobbero i killer della Roma bene qualche giorno prima del loro inferno, presso il bar della torre Fungo all’Eur. Proprio in quel bar, Izzo e Guido proposero alle ragazze di incontrarsi per una festa qualche giorno più tardi.
Una volta arrivate a Villa Moresca, le due ragazze furono violentate, seviziate, massacrate e insultate dai tre giovani per due giorni. Legate e chiuse dentro i bagni della Villa, tentarono, senza riuscirci, di liberarsi. Al loro rientro, i tre aguzzini scoprirono che le due ragazze avevano tentato la fuga, e così le separarono. La Lopez la trascinarono al piano superiore della villa. Donatella Colasanti al processo disse: “Sentivo piangere e urlare, poi il silenzio improvviso. Devono averla uccisa proprio in quel momento“. La 19enne Lopez morì annegata nella vasca da bagno.
Una volta scesi al piano terra, i tre aguzzini si scagliarono contro la 17enne Colasanti. Con una cintura al collo, la trascinarono tentando di strangolarla. Donatella al processo disse che sentì uno dei tre dire: “Questa non vuole morire“. Capì che per salvarsi doveva fare finta di essere morta. Alla fine, la colpirono con una spranga alla testa ma lei non reagì. Infine, chiusero lei e Rosaria nel bagagliaio di una Fiat 127 bianca.
Arrivati nei pressi di Roma, i tre killer volevano disfarsi dei cadaveri. Giunti al quartiere Trieste, i tre decisero di cenare. Donatella Colasanti iniziò così a gridare e a battere colpi nel bagagliaio. Un metronotte sentì e chiamò i carabinieri. La ragazza fu portata poi in ospedale, con la prognosi di oltre trenta giorni. Izzo e Guido furono arrestati poche ore dopo, Ghira, invece, allertato, riuscì a fuggire.
Le indagini e l’arresto di due dei tre killer
Il processo iniziò nel 1976. La famiglia di Rosaria Lopez rinunciò a costituirsi parte civile e accettò il risarcimento di cento milioni di lire dai Guido. Donatella Colasanti scelse la via del processo e al suo fianco vi erano centinaia di femministe. Il suo avvocato era Tina Lagostena Bassi.
Donatella Colasanti è morta nel 2005, a soli 47 anni. la causa del decesso è stato un tumore al seno. Poco prima di morire, Donatella era ancora provata e sconvolta dalle violenze subite trenta anni prima. Volle sempre battersi per la giustizia. Le sue ultime prima di morire: “Battiamoci per la verità“.