La parte finale dell’ultima puntata di Circeo si incentra interamente sul processo d’Appello, con la difesa che tenta in tutti i modi di arrivare ad una riduzione della pena dei loro assistiti. Il primo colpo di scena arriva dall’avvocato di Guido, che legge una lettera dove si pente dei crimini che ha commesso, chiedendo il perdono.

Tutti gli avvocati giocano anche sul fatto che la famiglia di Rosaria Lopez, la vittima delle violenze nella villa del Circeo, ha accettato un risarcimento in danaro per quanto commesso dall’imputato.

Circeo, comincia il processo d’Appello: gli avvocati difensori giocano sporco

Comincia il processo d’Appello, con i giudici difensori che giocano in modo sporco. Innanzitutto chiedendo l’annullamento della sentenza di primo grado. Ma la corte rigetta l’annullamento della sentenza. Approva invece la perizia psichiatrica per Angelo Izzo, che viene definito dagli avvocati difensori come schizofrenico.

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Un modo per salvarlo dalle colpe e dai crimini che ha commesso insieme a Guido e Ghira, che intanto è ancora latitante. Tante illazioni, con teorie che non reggono e che difficilmente possono influenzare la corte. In ogni caso Teresa e gli altri avvocati rimangono fiduciosi. Anche Angelo Izzo scrive una lettera che viene letta in aula.

Anche l’altro imputato chiede di scagionare Guido, assumendosi tutte le colpe. Un elemento che non appare chiaro all’accusa. Intanto Donatella viene scelta in un concorso musicale: Teresa si preoccupa delle conseguenze che la partecipazione a questo concorso potrebbe avere sull’opinione pubblica.

“Ti hanno presa solo perché sei quella del Circeo accusa Teresa. “Tanto per tutti sono quella del Circeo, e lo sarò sempre. Anche per te” la risposta di Donatella.

Circeo, arriva la sentenza d’Appello

La corte rigetta le perizie psichiatriche, con l’accusa che chiede di confermare la sentenza di primo grado, con l’ergastolo per due degli imputati. Anche il pm chiede la stessa pena, chiedendo solo di valutare la posizione di Guido, unico ad aver collaborato secondo il procuratore generale che chiede 30 anni.

La sentenza: Izzo e Ghira ergastolo, per Guido 30 anni. Una farsa che scatena le proteste delle femministe e la reazione di Donatella che scoppia in lacrime e la delusione di Teresa.

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