Nel secondo episodio di Cuori 2 della puntata del 15 ottobre le attenzioni degli spettatori si concentrano ancora sulle condizioni della piccola Anna, che presenta ancora delle problematiche che preoccupano sia Delia che gli altri medici delle Molinette di Torino.
Intanto aumentano i dubbi di Virginia che si vede divisa nel rapporto tra Fausto, che non riesce ad esprimere il suo amore forte nei suoi confronti, ed Helmut Becket. Una situazione che va avanti da qualche tempo e che in un primo momento vede prevalere il medico tedesco.
Relazioni ed intrecci vanno avanti nell’ospedale torinese. In particolar modo Alberto sembra preoccupato in modo particolare perché non riesce ad andare avanti con il progetto per la realizzazione di un pacemaker. Complicata anche la situazione di Cesare, che non è riuscito a portare avanti l’altro suo progetto, quello sul cuore artificiale.
Cuori 2, Enrico fuori dalle Molinette?
Tanti gli spunti interessanti nella seconda parte di Cuori 2: Alberto non riesce a darsi pace sulla realizzazione del pacemaker: ma per lui presto ci saranno delle novità importanti che porterebbero a realizzare un nuovo prototipo. Ma ci sono tanti altri spunti che meritano attenzioni.
In primo luogo il rapporto di Enrico che sta per rompere con la moglie Elvira: il primario vive ore importanti perché deve operare un personaggio importante, l’ingegnere Dalmasso, operazione che potrebbe cambiare le sorti della sua carriera alle Molinette. Ma i guai per Enrico non finiscono qui.
Perché Cesare scopre quello che è accaduto con il cuore artificiale e comunica allo stesso Enrico che non sarà più primario dalle Molinette: “Operi Dalmasso, poi non sarà più un primario qui”. Durante l’operazione a Dalmasso il giovane Becket con una sua intuizione riesce a salvare il famoso ingegnere.
Il gesto folle di Fausto
Intanto lo stesso Becket confessa a Virginia di vivere in un furgone perché le case costano parecchio. Fausto, che vede perdere la sua Virginia e la stima dei primari delle Molinette proprio per “colpa” di Becket, sta per compiere un gesto folle. Si porta sul ponte del Po e sta per lanciarsi nelle acque gelide del fiume.
Poi all’ultimo momento torna sui suoi passi, scoppiando in un pianto liberatorio.