Nella puntata del 15 ottobre di Cuori 2 sono tanti gli spunti che hanno catturato le attenzioni del pubblico di Rai 1. Tutto ruota intorno ad un segreto che riguarda il passato di Delia (Pilar Fogliati) che non riesce ancora a dimenticare il primo amore. In questa puntata le attenzioni si catalizzano su un ragazzo di 20 anni appassionato di musica.
Si presenta alle Molinette per un problema al cuore e per lui si pensa ad un intervento rischioso. Tante le emozioni e le storie che ruotano intorno ai protagonisti, con vari colpi di scena che come al solito non mancano. La serie è ambientata nella Torino degli anni 60, quando la ricerca medica faceva passi importanti.
Soprattutto nel campo del settore cardiaco. Uno dei punti principali resta quello dell’attuazione di un pacemaker nel nostro paese. I fatti riportati nella serie si ispirano ad eventi realmente accaduti nel nostro paese e per la precisione nell’ospedale Molinette del capoluogo piemontese.
Cuori 2, primo pacemaker in Italia: è stato impiantato al Molinette?
Uno dei temi principali che caratterizza la trama di Cuori 2 anche nella puntata del 15 ottobre dal titolo “Quattro centimetri di invidia” è quella della messa a punto del primo pacemaker all’ospedale Molinette di Torino. Ma quando è stato impiantato il primo macchinario nel nostro paese? E chi lo ha inventato?
In assoluto la scoperta di questo strumento importantissimo è arrivata dalla Svezia nel 1958. Precisamente l’intervento è stato condotto l’8 ottobre al paziente Arne Larsson affetto dalla sindrome di Adams-Stokes, una condizione che lo aveva portato a 43 anni ad avere 20 battiti al minuto invece dei 60-100 normali e frequenti svenimenti e crisi cardiache.
In Italia i primi interventi sono arrivati proprio in quegli anni, e si trattava delle prime strumentazioni che arrivavano nel nostro paese in grado di salvare delle vite. Solo nel 2013 al Monzino di Milano è stato impiantato il primo pacemaker wirless nel nostro paese.
Questo intervento ha rappresentato la novità, da apripista in questa tecnologia oggi ampiamente diffusa. Molti i vantaggi di questa tecnica, con passi in avanti importantissimi dai fatti raccontati in Cuori, in quanto questi strumenti permettono di inserire nella cavità cardiaca con un intervento mini-invasivo, evitando la chirurgia.