Teresa Battaglia è la protagonista nella nuova serie Rai dal titolo Fiori sopra l’inferno. L’appuntamento con il primo episodio della nuova produzione televisiva è previsto per lunedì 13 febbraio, in prima serata su Rai 1.
Ad interpretare il personaggio principale della serie è Elena Sofia Ricci, che nei vari episodi ha il ruolo di una profiler. La donna arriva in un luogo, che è costituito da un paese immaginario, con l’obiettivo di effettuare delle indagini su alcuni omicidi, che sono probabilmente opera di un serial killer. La serie Fiori sopra l’inferno è tratta da un romanzo scritto da Ilaria Tuti che ha lo stesso titolo.
Dove è stata girata la serie TV
La serie TV Fiori sopra l’inferno è ambientata in un paese immaginario sulle Dolomiti. Si tratta di Travenì, una città che non esiste, ma che si ritiene si trovi in Friuli Venezia Giulia al confine con l’Austria. Teresa Battaglia è il commissario della Polizia di Udine.
Travenì è una location di montagna, che diventa il teatro di azione di un serial killer che miete parecchie vittime. I luoghi sono piuttosto misteriosi, perché circondati da una foresta che non diventa un paesaggio meraviglioso, ma viene presentata come una cornice che incute un’atmosfera piuttosto ostile.
In realtà, quindi, si tratta di un borgo immaginario, che viene ispirato in tutto e per tutto ai luoghi dell’infanzia di Ilaria Tuti. Quest’ultima è nata a Gemona del Friuli ed è cresciuta tra le valli delle Dolomiti di questa regione, nell’area al confine con l’Austria e la Slovenia.
Il paese in cui si trova ad agire Teresa Battaglia si può riconoscere come quello di Tarvisio, che si trova vicino alla foresta di Tarvisio, tra le più grandi in Italia. Nella serie si vedono anche le ambientazioni dei Laghi di Fusine, due laghi alpini che caratterizzano una delle zone più gelide del nostro Paese.
Le anticipazioni della serie
La serie si svolge in tre puntate. Nella prima puntata, che è quella di lunedì 13 febbraio, Teresa Battaglia arriva a Travenì perché è chiamata ad indagare sulla morte di un ingegnere. Tutti gli indizi sono rivolti nei confronti di un uomo che si chiama Cristian Lusar. Inizialmente sembra lui essere l’autore del delitto, ma poi si scopre che le sue impronte non corrispondono a quelle trovate.
La profiler Teresa Battaglia scopre che accanto al luogo in cui è stata trovata l’auto della vittima si trova anche lo scheletro di un bambino. Questo dettaglio rende ancora più sinistro e intricato il mistero da risolvere.