Kemal questa volta è spietato e riesce a mettere in piedi la sua tremenda vendetta dal carcere.
La vendetta di Kemal: un piano spietato contro il carceriere Sitky
In Endless Love, la sete di vendetta di Kemal raggiunge il culmine, trasformandolo in un uomo determinato a far pagare a chi lo ha fatto soffrire ogni singolo giorno trascorso in prigione. Il suo principale bersaglio è Sitky, la guardia carceraria che ha reso la sua vita un vero inferno. Dopo essere riuscito a uscire dal carcere, Kemal non dimentica le angherie subite e decide di mettere in atto un piano che riflette tutta la rabbia accumulata durante la sua detenzione.
Kemal rapisce Sitky e lo porta in un luogo segreto, dove ha preparato una cella minuscola, simile a quella in cui è stato rinchiuso durante i suoi mesi di isolamento. Con spietata determinazione, Kemal impone a Sitky di restare prigioniero in quella cella per un intero anno, esattamente come lui è stato costretto a fare. Sitky, disperato, chiede perdono e implora pietà, ma Kemal è irremovibile. Con una freddezza che riflette tutto il dolore subito, Kemal gli urla: “Quanti mesi mi hai fatto soffrire solo perché mi odiavi?”.
La famiglia di Sitky al sicuro, mentre lui affronta l’isolamento
Mentre Sitky viene condannato a vivere nell’oscurità e nella solitudine, Kemal dimostra una sorprendente compassione nei confronti della famiglia del suo nemico. Kemal porta la moglie e il figlio di Sitky in un posto sicuro, lontano da ogni possibile pericolo. Tuttavia, Sitky sarà completamente isolato, senza alcuna possibilità di vedere i suoi cari per tutto il periodo della sua prigionia. Questo gesto non solo punisce il carceriere, ma amplifica ulteriormente la sofferenza psicologica che Sitky dovrà sopportare, separato dalla sua famiglia.
Nihan e il fallimento della denuncia contro Emir
Mentre Kemal si vendica, Nihan cerca disperatamente di liberarsi dalla morsa di Emir e di riappropriarsi della sua vita e della sua bambina, Deniz. Nonostante le minacce di Emir, Nihan decide di rivolgersi alla polizia per denunciarlo per il sequestro della figlia. Tuttavia, le cose non vanno come sperato. Emir, con la sua solita astuzia, ha già corrotto gli agenti di polizia, e Nihan si trova a fronteggiare un muro di omertà e complicità.
Il poliziotto che dovrebbe aiutarla, invece, le ricorda che la bambina è tecnicamente con il padre, e che proprio Nihan potrebbe essere incriminata per aver portato Deniz via da Emir quando è fuggita a Londra. Realizzando di essere completamente circondata dall’influenza di Emir, Nihan si sente senza speranza, incapace di vedere una via d’uscita dal controllo opprimente del marito.
Nihan, disperata, dà fuoco alla villa di Emir
In un momento di pura disperazione, Nihan decide di compiere un gesto estremo per liberarsi simbolicamente del passato con Emir. Tormentata dalla rabbia e dall’impotenza, dà fuoco alla villa Sezin, la casa in cui Emir sogna di ricostruire una famiglia con lei. Mentre osserva le fiamme consumare la villa, Nihan vede andare in fumo tutti i ricordi legati a quel luogo, sperando che questo atto possa segnare la fine del suo incubo.