Il regista John Lee Hancock ha voluto spiegare il perché abbia scelto di dare al suo film un finale aperto capace di lasciare il pubblico nel dubbio. Per questo thriller capace di tenere con fiato sospeso è stato messo in campo un cast davvero invidiabile con ben tre premi Oscar.
Denzel Washington ha conquistato l’ambita statuetta ben 2 volte con Glory – Uomini di gloria e Training Day. Jared Leto l’ha stretta fra le mani per la sua interpretazione in Dallas Buyers Club. Rami Malek invece l’ha vinta per il ruolo di Freddie Mercury nel film biografico Bohemian Rhapsody.
Chi è l’assassino in Fino all’ultimo indizio
Fino all’ultimo indizio racconta della caccia ossessiva del vice sceriffo Deacon, interpretato da Denzel Washington, e del detective Jim Baxter (Rami Malek). Il loro obiettivo è assicurare alla legge un assassino spietato che conta sulla sua coscienza fin troppe persone. L’indiziato numero uno è Albert Sparma, interpretato da Jared Leto, proprietario di un negozio di riparazioni vicino al luogo di diversi omicidi. Il loro istinto gli dice che è lui il colpevole ma non riescono mai a trovare prove che possano inchiodarlo
Alla fine Albert porta Jim in un luogo dove dovrebbero esserci i resti di alcune vittime. Quando il detective però non trova nulla, ed esasperato dal comportamento di Sparma, decide di colpirlo con una pala uccidendolo. Giunto sul posto Deacon prende la decisione di insabbiare il tutto sicuro che in questo modo Jim sia riuscito in qualche modo a fare giustizia. Lo spettatore però non saprà mai così se Sparma è il vero assassino o soltanto qualcuno che si è divertito a giocare con la polizia.
La spiegazione del regista Hancock
Nelle intenzioni di John Lee Hancock quando ha scritto la sceneggiatura di Fino all’ultimo indizio c’era il tentativo di rivoluzionare il genere poliziesco. In alcune interviste il regista ha infatti spiegato che certi thriller diventavano nel finale, ovvero quando il buono vince sul cattivo, sempre poco interessanti rispetto agli altri momenti del film.
Durante tutta la stesura della sceneggiatura sembra che il suo interesse principale fosse quello di fornire al pubblico lo stesso numero di indizi che spingessero l’opinione dello spettatore sia verso la colpevolezza che verso l’innocenza. Insomma sembra che l’intento di Hancock fosse quello di dare al pubblico la possibilità di scelta. Sta a lui infatti far diventare Sparma colpevole oppure una vittima innocente di un gioco perverso con cui si è divertito con la polizia.