Il film Hammamet, diretto da Gianni Amelio, rappresenta un ritratto intimo degli ultimi anni di vita di Bettino Craxi, uno dei politici più controversi e influenti della storia italiana. Tra i personaggi che compaiono nella pellicola c’è un politico che fa visita all’ex Presidente del Consiglio durante il suo esilio in Tunisia. Questo personaggio è presentato come un vecchio amico e avversario politico, ma chi era realmente nella vita di Craxi?
Il contesto delle visite ad Hammamet
Dopo essere stato coinvolto negli scandali di Tangentopoli, Craxi lasciò l’Italia nel 1994 per stabilirsi ad Hammamet, in Tunisia. Qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, lottando contro problemi di salute e affrontando il peso delle accuse e delle condanne pendenti in Italia. Nonostante l’esilio, diversi personaggi del panorama politico e culturale italiano lo visitarono, dimostrando che la sua figura, benché controversa, continuava a suscitare interesse e rispetto in alcuni ambienti.
Il politico senza nome nel film
Nel film Hammamet, il politico che fa visita a Craxi non è identificato con un nome reale. Questo personaggio incarna il concetto di un avversario politico con cui Craxi aveva un rapporto di reciproca stima. Durante l’incontro, i due riflettono sul passato e sui cambiamenti della politica italiana, evidenziando come un tempo fosse possibile mantenere un rapporto umano e rispettoso tra avversari, a differenza della situazione politica più frammentata e conflittuale dei giorni nostri.
Chi era nella realtà?
Nella realtà, uno dei politici che visitò Craxi ad Hammamet fu Claudio Martelli, ex esponente di spicco del Partito Socialista Italiano e considerato uno dei delfini di Craxi durante gli anni della sua leadership. Martelli, pur avendo avuto momenti di distanza dal suo leader negli ultimi anni, rimase legato a lui e gli fece visita in più occasioni.
Un altro nome che emerge frequentemente è quello di Gianni De Michelis, ex ministro degli Esteri e compagno di partito di Craxi. Anche De Michelis visitò il suo ex leader durante il periodo di esilio, portando il sostegno di chi aveva condiviso con lui le responsabilità politiche e le battaglie ideologiche.
La riflessione sull’incontro
Il dialogo tra Craxi e il politico nel film rappresenta un momento di profonda riflessione, in cui emergono sia il rimpianto per gli errori commessi sia il desiderio di difendere le proprie scelte. “Noi ci rispettavamo, anche da avversari. Ora la politica è fatta di odio e diffidenza”, dice il politico, riassumendo un cambiamento epocale nel modo di fare politica in Italia.