Stasera 29 marzo, in onore dei 100 anni dell’Aereonautica italiana, la Rai ha deciso di mandare un onda il docu-film “I Cacciatori del cielo”, per raccontare alcuni passaggi storici del più affascinante corpo armato d’ Italia
La trama di “I cacciatori del cielo”
Il film è ambientata durante la prima guerra mondiale. Nel 1915 Baracca, Piccio e Piovesan, tre uomini molto diversi fra loro per estrazione sociale, provenienza e indole si ritrovano insieme nel campo di aviazione di Santa Caterina, vicino Udine. Sede del primo reparto aerei da caccia e del Comando Supremo.
I tre uomini vivono momento di grande difficoltà. Devono resistere contro i raid aerei austroungarici che riescono a superare dalle innovazioni introdotte dal meccanico Piovesan e dalla maestria di quei pionieri del volo, tra cui Baracca.
Francesco Baracca, proprio nel mettere a frutto le sue dati abili di condottiero, conseguirà la prima vittoria italiana nella storia dell’Aeronautica, il 7 aprile 1916. A questa ne seguiranno molte altre. Rendendolo un’icona nella popolazione italiana, insieme allo stemma del suo aereo, il Cavallino rampante.
Un successo che indurrà il Comando Supremo a superare le perplessità iniziali e istituire una squadriglia di élite, la 91a, per le operazioni particolarmente delicate, affidata a Baracca. Ma la guerra porta morte e distruzione e Baracca muore.
Le altre storie
I cacciatori del cielo non raccontano solo della storia della guerra. Unicono anche le vicende personali degli uomini che sono stati fondamentali per l’istituzione di un corpo armato di fondamentale importanza per la sicurezza nazionale.
Per questo una parte importante del film è dedicata agli aspetti personali di Baracca e dei suoi amici pionieri. In particolare, viene racconta la breve e intensa storia d’amore che il giovane pilota aveva con una donna, Norina. A interpretarla, l’attrice Claudia Vismara.
Su di lei viene spiegato che Norina fu il grande amore di Francesco Baracca che, essendo un eroe, era un uomo molto ambito. Lei ha la capacità di vedere oltre l’eroe. Per Norina, Baracca non era l’asso degli assi, ma Francesco.
Si amarono con la paura di non vedersi più. Passavano mesi senza avere notizie reciproche. Il loro è stato un amore tormentato, ma a me ha colpito la tenerezza che li legava. È una donna con una grande leggerezza, forse anche ingenua, che vive una storia d’amore tenera e atipica, delicata.
La storia de I Cacciatori del cielo è quella di un film da seguire tutto d’un fiato. Una storia che riesce ad unire amore, amicizia ed eroismo e che ci permette di rivevere la storia della nostra Nazione.