Uno dei personaggi più affascinanti e intriganti legati al Commissario Ricciardi è senza dubbio Livia Lucani, l’avvenente cantante perdutamente innamorata del personaggio interpretato da Lino Guanciale.
Bellissima e spregiudicata, molto vicina alle alte sfere del fascismo grazie alla sua amicizia con Edda Ciano, conosce Ricciardi quando il commissario è chiamato a risolvere il caso dell’omicidio di suo marito, il tenore Vezzi.
Il rapporto fra Livia e il Commissario Ricciardi
La bella e affascinante Livia vede la prima volta il Commissario Ricciardi quando suo marito, il famoso tenore Vezzi, da cui era da tempo separata. Dopo questo incontro professionale la spregiudicata Livia capisce di essersi innamorata e lascia Roma per trasferirsi a Napoli e stargli vicina.
Anche se in un primo momento Ricciardi sembrerà quasi poter ricambiare i suoi sentimenti l’amore che prova per Enrica ha il sopravvento. Ferita dal rifiuto del commissario e su tutte le furie per la sua scelta addirittura arriva ad accusarlo di essere omosessuale. Un marchio che nell’epoca fascista poteva far perdere la libertà, se non la vita ad un uomo.
In seguito, grazie all’aiuto di Bianca, riuscirà a farsi scagionare ma è chiaro che il suo rapporto con Livia si è definitivamente incrinato. La donna poi si ritroverà, ancora una volta, ad essere usata dall’OVRA la società segreta fascista. Falco infatti le chiederà di stringere un’amicizia con Manfred, pretendente di Enrica, per capire se l’uomo è una spia tedesca.
Il triste futuro della Lucani
Nella prossima stagione, nel caso in cui la Rai deciderà di produrla, Livia si ritroverà in guai seri proprio a causa dei suoi servigi fatti al regime. Manfred infatti verrà trovata ubriaca e drogata proprio accanto al cadavere del militare tedesco. Si tratta di un piano ben architettato da Falco per togliere dalla circolazione quello che reputano una spia tedesca e la donna diventata ormai scomoda.
Ovviamente, vista la situazione, Livia viene considerata la prima e unica indiziata dell’omicidio. Abbandonata da tutti, anche dai potenti gerarchi fascisti che credeva le fossero amici, viene addirittura rinchiusa in manicomio. Solo l’intervento di Ricciardi e del brigadiere Maione riuscirà a salvarle la vita anche se a un pesante prezzo.
Livia infatti per crearsi una nuova vita deciderà di lasciare non solo Napoli ma anche l’Italia. La donna volerà in Argentina dove continuerà a cantare sotto falso nome anche se dimenticare Ricciardi sarà più complicato di quanto avesse creduto. Il richiamo del cuore infatti continuerà a tormentarla ogni giorno.