Questa sera su Rai Uno, per dare spazio alla giornata Internazionale dei diritti delle donne, va in onda il film “Il Concorso” di Philippa Lowthorpe (la regista di The Crown).

Un film che scuote l’animo delle persone e che fa riflettere come la diversità di genere sia ancora profondamente radicata nella società. Il film, infatti, racconta la storia delle proteste del movimento femminista contro l’elezione di Miss Mondo che si svolse a Londra nel 1970.

La storia vera che ha ispirato il film

La storia raccontata nel film “Il Concorso” è ispirata ad una storia vera. L’elezione di Miss Mondo del 1970 a Londra è stata caratterizzata da diverse forme di protesta.

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Si trattò di un evento che fece discutere la decisione di ammettere al concorso due ragazze del Sudafrica, una bianca e una nera come se fossero due diversi stati.

Infatti, la sera dell’evento il movimento di estrema sinistra Angry Brigade, fece esplodere una bomba sotto un veicolo della BBC per cercare di impedire la diretta della serata. Diretta che fu bloccata dai movimenti per la liberazione della donna.

Si trattò di una vera e propria missione, infatti, il gruppo di protesta scelse di agire invece di stare con le mani in mani. E la soluzione fu quella di far scoppiare quattro palloncini pieni di farina.

La situazione era esplosiva e il culmine arrivò quando ci fù la notizia della vittoria di Miss Grenada che superò Miss del Sudafrica (a cui fu dato il secondo posto).

Sembra infatti che i giudici avessero fatto vincere Miss Svezia e dopo la cerimonia emersero delle accuse di corruzione e modifiche del risultato.

Eric Morley, capo della società che organizzava la serata, decise di mostrare, per fare chiarezza, i risultati delle votazioni spiegando come, anche se la Miss Svedese aveva molti più primi posti, per il sistema di votazione venne premiata la Miss del Grenada che si era piazzata meglio dell’altra concorrente nelle altre posizioni.

Il film è vittima delle misure anti – covid

Il film non ha riscosso molto successo perché è una delle vittime del Covid. Perché la pellicola è uscita nei cinema britannici tre giorni prima che anche la Gran Bretagna andasse in (un parziale) lockdown.

Impedendo, di fatto, che potesse arrivare anche nelle sale del mondo. Già tutte chiuse. E dire che il potenziale per fare bene al box office c’era tutto. Perché chi ama i film inglesi, qui trova tutti gli ingredienti miscelati nel modo giusto.

Questa sera la Rai dà al pubblico la possibilità di poter visionare la pellicola e apprezzarne il contenuto.

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