Un film del 2016 che racconta come si possano superare le discriminazioni attraverso la matematica. Stiamo parlando de “Il diritto di contare“, in lingua originale “Hidden figures“- letteralmente “Numeri nascosti”-. La pellicola racconta della scienziata e matematica Katherine Johnson (interpretata da Taraji P. Henson) e della sua collaborazione con la NASA.
Katherine Johnson: la matematica contro la discriminazione
Katherine Johnson è una donna intelligente e testarda ed è la protagonista del film “Il diritto di contare”. Il personaggio della pellicola è ispirato ad una donna realmente vissuta per ben 101 anni, fino a febbraio 2020. Una donna che sapeva di valere e che sfidò tutte le regole dell’epoca, soprattutto quelle a cui erano sottoposte le donne, in particolare quelle nere. La protagonista del film ha combatutto la realtà segregazionista in cui viveva attraverso la sua conoscenza, con la sua passione per la matematica.
Katherine, protagonista de “Il diritto di contare”, è sin da piccola una bambina molto dotata. Il suo esordio scientifico avviene grazie ad un brano matematico della metà del 1700, la fattorizzazione di Paolo Ruffini. Le vicende narrate nella pellicola cinematografica in questione si sviluppano negli anni Sessanta, negli Stati Uniti. In quel periodo in USA vigeva la segregazione razziale e si stavano combattendo le prime battaglie per il riconoscimento della parità di tutti i cittadini e dei loro diritti civili da parte degli afroamericani.
Nello stesso periodo l’America stava vivendo la grande corsa allo spazio, in competizione con la Russia. In questo contesto prende vita il film in questione, che parte proprio dalla grave crisi che la NASA sta vivendo dopo il successo del programma sovietico Sputnik (1957). Così, in questo delicato momento storico, il capo degli scienziati, Al Harrison, anche grazie ai fondi governativi e alle esortazioni del Presidente, lancia il programma Mercury per una spedizione americana nello spazio.
La prima donna afroamericana nello Space Task Force
Il progetto, raccontato egregiamente dal film, mette in luce la chiara necessità di un membro nel team, un matematico, che possa calcolare le orbite di lancio. Per questo compito viene scelta proprio Katherine Johnson, nata nel 1918 e laureata in Matematica a soli 18 anni. La protagonista viene assegnata alla Space Task Force.
Questo la rende la prima donna, tra l’altro afroamericana, del team di lavoro. Sebbene inizialmente gli atteggiamenti siano di sfiducia e non manchino i pregiudizi, Katherine riesce a farsi strada e a convincere i suoi colleghi grazie al suo talento. In questo modo la donna afferma se stessa e il “suo diritto di contare”, che è anche il titolo della pellicola.