Sabato 17 giugno 2023, alle 21.40 su canale Nove, il film documentario sulla tragica morte di Fortuna Loffredo, Il male vicino – L’omicidio di Chicca Loffredo.

Nei pressi di Napoli, precisamente in un palazzo di Caivano, nel 2014 una bimba di soli sei anni, cade improvvisamente dall’ottavo piano. La piccola Fortuna Loffredo viene portata nel giro di poco in ospedale ma purtroppo per lei non c’è più nulla da fare. La piccola fortuna muore e gli inquirenti dispongono l’autopsia. quello che ne uscirà come risultato è davvero sconvolgente e terribile: la piccola Chicca di sei anni, ha subito ripetutamente violenze e abusi sessuali.

L’appuntamento con il documentario è stasera su NOVE.

Il male vicino. L’omicidio di Chicca Loffredo: morte di una bimba, stuprata e gettata giù dal palazzo

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Il male vicino – L’omicidio di Chicca Loffredo narra la storia della terribile morte di Fortuna Loffredo, un terribile caso di cronaca nera avvenuto ai danni di una bambina di sei anni, stuprata, abusata e alla fine lanciata nel vuoto dall’ottavo piano di un palazzo a Caivano. Cosa è successo davvero quel giorno alla piccola Chicca? Una storia terribile, atroce, dai risvolti oscuri, di cui, ancora oggi, non ci si può scordare.

Il caso di Chicca Loffredo ricostruito in un film documentario grazie ad interviste realizzate da Fanpage, unite a molto materiale di repertorio.

La piccola Chicca Loffredo era ancora cosciente quando fu gettata giù dall’ottavo piano. La bambina di sei anni da oltre un anno subiva continue violenze. Il suo omicidio avvenne il 24 giugno 2014, e Chicca Loffredo, all’anagrafe Fortuna, aveva compiuto da poco 6 anni quando fu buttata dall’ottavo piano di un palazzo nel rione Parco Verde di Caivano.

Inizialmente scambiato per incidente, ben presto venne fuori, invece, che si trattava di un delitto. Nel palazzo infatti, un altro bimbo di nome Antonio, di soli 4 anni, cadde come Chicca e certamente non poteva trattarsi solo di un tragico destino condiviso.

Le accuse a Marianna Fabozzi e Raimondo Caputo detto “Titò”

Chicca Loffredo quel maledetto giorno fece un volo di almeno 10 metri, finendo sul selciato del cortile. Un vicino di casa, tale Salvatore Mucci, nell’immediato corre ad  aiutare la bimba e la trasporta anche in ospedale. Purtroppo la piccola Chicca Loffredo muore e quello che inizialmente si pensava fosse un incidente domestico ben presto assume la forma di qualcosa di più oscuro e atroce.

Solo un anno prima, Antonio, un bambino di 4 anni, era caduto dallo stesso palazzo. Non si trattava certo di una coincidenza. Dall’autopsia esce un risultato sconvolgente: Chicca Loffredo era vittima di abusi sessuali cronici e continui. Il medico, Giuseppe Saggese, all’epoca disse: “Mai visto uno scempio tale su una bimba, in 46 anni di attività”.

La piccola Fortuna a causa dei ripetuti e violenti abusi era diventata incontinente. Tuttavia, nessuno, né a casa e nemmeno a scuola, aveva capito quello che Chicca stava passando, subendo e soffrendo.
Chicca stava male. Ma sua madre Domenica Guardato non se ne accorgeva. Solo dopo il suo omicidio la madre della piccola indicò alcune persone dell’edificio, dove viveva anche lei con sua figlia.

Il caso della morte del piccolo Antonio, abitante nello stesso palazzo di Fortuna, portò gli inquirenti ad indagare sulla madre del bambino morto, Marianna Fabozzi, sposata con Raimondo Caputo detto “Titò”. La Procura di Napoli, in seguito, avanzò l’accusa, per Marianna, di ipotesi di reato per omicidio colposo. Il capo dell’ufficio inquirente, Francesco Greco, sulla questione indagò a fondo per vedere tutto più chiaro.

L’arresto di Marianna Fabozzi e Raimondo Caputo

A portare all’arresto di Marianna Fabozzi furono le dichiarazioni dell‘amica di Chicca, la figlia di Marianna nonché sorellina di Antonio. La bimba di 9 anni disse ai carabinieri:”Mi violentava tutti i giorni. Io l’avevo detto a mamma che mi bruciava sotto, lei mi rispondeva che poi passava”. Grazie alla piccola,  il 44enne Raimondo Caputo fu incastrato e poi arrestato.

Sempre la bambina, agli inquirenti racconta: “Titò stava addosso a Chicca, mentre lei tirava calci con le mutandine abbassate. Poi lui l’ha buttata giù”.

A distanza di tre anni dall’omicidio, nel luglio del 2017 viene arrestato Raimondo Caputo che viene condannato all’ergastolo per omicidio e violenza sessuale.

Le accuse erano di abuso sessuale su Chicca Loffredo e due delle tre figlie minorenni della ex Mariana Fabozzi.

La Fabozzi fu imputata per non aver impedito gli abusi, ed è stata condannata a 10 anni di reclusione.

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