La nuova serie televisiva della Rai, Il Metodo Fenoglio, si è rivelata una scommessa vincente, sorprendendo tutti con il suo straordinario successo. Questa serie crime, diventata un punto di riferimento per gli appassionati del genere, ha catturato l’attenzione, rendendo il finale di stagione un evento imperdibile. L’ultima puntata, ispirata al secondo libro della trilogia di Carofiglio, L’estate fredda, promette di concludere in grande stile la prima stagione, suscitando grande attesa tra i fan.
Bari nel 1991: l’ambientazione della serie
La serie, che prende vita dalla trilogia di Carofiglio, ha conquistato gli spettatori grazie a una trama avvincente e a scenari suggestivi. Ambientata nel 1991 a Bari, la storia si svolge in un periodo turbolento, segnato dall’incendio del Teatro Petruzzelli, uno dei più affascinanti d’Italia.
Il protagonista, Pietro Fenoglio, un maresciallo originario del Piemonte, si immerge in un’indagine per svelare le cause di questa ondata di violenza senza precedenti. Gli ultimi episodi di Il Metodo Fenoglio saranno trasmessi lunedì 11 dicembre su Rai 1 alle 21.30.
Le decisioni di Pietro Fenoglio
Nel settimo episodio, intitolato Il male minore, vediamo Fenoglio (interpretato da Alessio Boni) alle prese con nuovi dilemmi. Una rivelazione inaspettata, legata al passato di un suo fidato collaboratore, lo pone di fronte a una scelta, capace di cambiare il corso della sua vita. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni imprevedibili, non solo per lui ma anche per l’intera indagine.
Il colpevole dell’omicidio
L’ottavo episodio, Colpire al cuore, porta Fenoglio a scoprire finalmente il colpevole dell’omicidio del piccolo Damiano, una vicenda che lo ha tormentato per mesi, risolvendo così i numerosi enigmi che lo hanno perseguitato. Ma, per chiudere definitivamente il caso, avrà bisogno dell’aiuto di un amico fidato. Ma a quale prezzo questo potrà accadere?
Personaggi iconici e un cast eccezionale
Il Metodo Fenoglio si distingue per la sua capacità di trasporre fedelmente l’essenza del libro in una serie televisiva, un risultato non sempre facile da ottenere. La cura dei dettagli e la fedeltà alla trama originale hanno reso la serie un vero e proprio omaggio ai romanzi di Carofiglio, ricreando le stesse atmosfere suggestive.
Il team di Il Metodo Fenoglio ha saputo rendere giustizia ai personaggi del libro, trasformandoli in icone della cultura popolare. La loro rappresentazione accurata ha contribuito a consolidare la loro presenza nell’immaginario collettivo.
Il cast è un altro punto di forza della serie. Alessio Boni, nel ruolo di Pietro Fenoglio, incarna perfettamente il maresciallo trasferito da Torino a Bari. Qui, si trova a confrontarsi con una realtà oscura e minacciosa, indagando su un incendio doloso e su una faida tra clan criminali. Boni riesce a catturare l’essenza del personaggio, un uomo consapevole ma spesso assalito dal dubbio, e a trasmettere la sua metodica freddezza e calma apparente.
Il successo della serie non si deve solo all’eccezionale interpretazione di Boni, ma anche a una sceneggiatura coinvolgente, alla quale lo stesso Carofiglio ha contribuito. La regia di Alessandro Casale immerge lo spettatore nella Bari del Novecento, offrendo un thriller avvincente e carico di suspense.