Va in onda questa sera 27 novembre la prima puntata de “Il Metodo Fenoglio”, la serie tv che ispirata alla trilogia “Il Maresciallo Fenoglio” (editi da Einaudi) di Gianrico Carofiglio. A vestire i panni del protagonista, Pietro Fenoglio, c’è Alessio Boni.
Gianrico Carofiglio è anche sceneggiatore
Oltre ad aver scritto la Trilogia di romanzi, Carofiglio ha lavorato in prima persona alla serie televisiva, curandone alla scenografia. Ad aiutarlo ci sono anche: Antonio Leotti, Doriana Leondeff e Oliviero Del Papa.
Di che cosa parla la fiction
La serie ambientata agli inizi degli anni 90 ha come protagonista Fenoglio, Maresciallo dei Carabinieri piemontese assegnato all’Unità Operativa di Bari. L’uomo ha un modo tutto suo di esercitare l’autorità assegnatagli dal ruolo nell’Arma dei Carabinieri. In modo spregiudicato cerca di capire le persone, non fermandosi alle apparenze.
Il suo metodo di indagine lo fa apparire diverso perché non ama le armi e non ama nemmeno arrestare le persone. Vuole cercare di empatizzare con i criminali per capire fino in fondo che cosa li spinge a delinquere.
Gemma D’Angelo: un ruolo centrale
A rivestire un ruolo centrale nella fiction è Gemma D’Angelo, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari. La donna è entrata in magistratura da giovanissima, tanto che lei e i suoi colleghi sono stati definiti da Cossiga, allora Presidente della Repubblica, come giudice ragazzina.
La donna è forte, indipendente, tenace. Non si ferma davanti a niente. La vita l’ha messa davanti a molte difficoltà tra cui una ferita aperta: la morte del fratello per overdose da droga.
Questo evento è stato davvero molto difficile da metabolizzare tanto che ha deciso di mettere un punto fermo anche nella relazione con i genitori. A metterla a dura prova è Katerina, che nel frattempo si è ricostruita una vita.
Intanto Gemma vuole cercare di capire. Non è semplice mettere una pietra sopra alla morte di suo fratello. Deve assolutamente scoprire le verità, solo così può riprendere in mano la sua vita.