Con i primi due episodi de Il Nostro Generale, in onda stasera, lunedì 9 gennaio 2023, in prima serata su Rai 1, parte la serie televisiva dedicata ad una porzione di vita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ad interpretare l’uomo eroe sarà la star italiana della televisione e del cinema Sergio Castellitto. Il Nostro Generale narra la storia del Nucleo Speciale antiterrorismo, voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, per fermare le Brigate Rosse. Per sferzare il colpo decisivo alle BR, il generale Dalla Chiesa decise di contattare Frate Mitra. In seguito al contatto del generale con Silvano Girotto alias Frate Mitra, l’8 settembre 1974 ci fu l’arresto dei due principali leader delle BR, Renato Curcio e Alberto Franceschini.

Chi era Silvano Girotto, il ” frate guerrigliero”

Silvano Girotto, già padre Leone, per i più conosciuto come frate Mitra, nacque nel 1939 a Caselle Torinese. Figlio di un maresciallo dei carabinieri, Girotto si mette, sin da minorenne, nei guai con la giustizia. Frate Mitra ancora minorenne, passa illegalmente il confine con la Francia e si arruola nella Legione Straniera, ma la sua permanenza tra i legionari dura appena tre mesi, dopodiché diserta perché secondo lui la repressione contro i militanti dell’Fnl algerino era troppo feroce.

Tornato in Italia, il giovane finisce in prigione dopo una rapina in una tabaccheria finita male. Arrestato e messo in carcere, Silvano Girotto scopre la fede e la religione in cella. Decide quindi di indossare il saio e diventa frate francescano. Diventa così sacerdote nel 1969 e da Silvano Girotto diventa padre Leone: l’uomo fa un po’ il prete operaio e così il vescovo di Novara gli proibisce di predicare e Silvano Girotto chiede di essere inviato in America latina.

L’arrivo di Silvano Girotto in Sud America

Frate Leone fu mandato in Bolivia, in uno dei Paesi dell’America Latina tra i più poveri dell’epoca. In Bolivia arriva nel 1971  e a La Paz,durante il colpo di stato, si schiera con contadini e operai che lottavano contro il regime progressista di Juan José Torres. Girotto racconta anche una sua missione in stile Rambo durante il golpe del 21 agosto, che molti però mettono in discussione, dato che a raccontare e confermare è stato sempre e solo lui.

Lo scontro fu feroce, con tantissimi morti. Tra i feriti c’era anche Silvano Girotto che proprio in quello scontro decise di abbandonare il saio e di abbracciare la clandestinità. Durante il Golpe di Pinochet, ferito, si rifugia presso l’ambasciata italiana. Nel 1973 viene rimpatriato. Nel frattempo Girotto si era anche sposato con una boliviana.

Questa è, a grandi linee, la biografia di Silvano Girotto, il suo stesso racconto.

Sergio Zavoli, in un redazionale, definì cosi’ Silvano Girotto: ” Dall’America Latina tornò con la fama, più millantata che vera, di frate guerrigliero “.

 

La vita misteriosa di frate Mitra

Girotto, latitante, venne espulso dalla curia provinciale di Torino dall’Ordine Francano perché aveva fatto la lotta armata. Dopo questi eventi, la stampa lo soprannominò Frate Mitra. Forse fu proprio il suo percorso, millantato o meno, che portò in seguito i capi delle Brigate Rosse a fidarsi di questo sconosciuto Frate col Mitra che, poi, li consegnò al generale Dalla Chiesa.

La biografia eroica di Girotto in Sud america spinse le Br ad accettare le sua proposta di collaborazione . In seguito dell’uscita di un articolo che lo descriveva come informato dei segreti delle Brigate Rosse, le forze dell’ordine pensarono che poteva essere d’aiuto per liberare il magistrato Mario Sossio,  prigioniero delle BR. Secondo alcuni, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa decise di contattare Frate Mitra, tramite il capitano Gustavo Pignero. Silvano Girotto accetta e i carabinieri arrestano Curcio e Franceschini.

 

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