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Il Patriarca, Alessandro è un buono e questo non è un difetto

Il Patriarca, Alessandro è un buono e questo non è un difetto

Il Patriarca torna questa sera, venerdì 28 aprile, con la terza avvincente puntata in onda in prima serata su Canale 5. La serie Tv è ispirata a Vivir sin permiso, la serie televisiva spagnola di Camilla Nesbitt trasmessa su Telecinco, ma è stata riadattata in linea con la tradizione italiana.

Il Patriarca, trama terza puntata

Nella terza puntata de Il Patriarca, in onda su Canale 5, il 28 aprile, Nemo si affida sempre più a Malcom. L’uomo riceve sempre maggiori responsabilità all’interno dell’azienda. Tutto ciò, però, aumenta la gelosia di Mario. Il figlioccio Mario, infatti, non accetta di essere ignorato dall’imprenditore, vuole essere considerato come possibile ereditario della Deep Sea.

Elisa, la fidanzata di Mario, avverte l’uomo di non farsi calpestare da un semplice contabile e prende anche una decisione molto importante. L’avvocatessa decide di partecipare alle elezioni per diventare sindaco del paese. Elisa inizia, dunque, la campagna elettorale, e attacca ripetutamente e pubblicamente la famiglia Bandera.

Il finale della terza puntata de Il Patriarca

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Nella terza puntata de Il Patriarca di venerdì 28 aprile, Lara trova finalmente un lavoro in fabbrica. Il lavoro però dura poco. Mario fa chiudere l’azienda a causa della grave crisi in cui versa la Deep Sea. Nemo è contrario alla scelta e per risanare l’azienda, decide ancora una volta di darsi al rischio, e accetta di far arrivare un altro carico di droga.

Il Patriarca, Alessandro è un buono e questo non è un difetto

Alessandro è il personaggio che nella serie tv Il Patriarca riveste il ruolo del fidanzato di Carlo. Alessandro è un ragazzo dal cuore buono, estremamente sensibile ed altruista che si troverà a scontrarsi con la spietatezza e violenza della criminalità organizzata. Alessandro è un personaggio molto altruista, che pensa al prossimo, si interessa al bene degli altri ma soprattutto da tutto sè stesso per gli altri. E lo fa al punto che scorda anche sé stesso, senza mai riuscire a concentrarsi su di sé.

Alessandro non ha limiti nell’aiutare e pensare agli altri, quindi a volte danneggia anche se stesso.

Essere troppo buoni viene visto, molte volte, in senso negativo, tuttavia, mai nessuno è stato condannato perché è troppo buono, semmai è il contrario, si viene condannati perché si fa il male altrui.

Il segreto del personaggio Alessandro? E’ quello non solo di essere buono con gli altri, ma anche di avere un grande rispetto per gli altri. La sua figura svolge quindi un ottimo lavoro di insegnamento per la società attuale, dove vige il concetto di società di individui, e non più collettiva.

Davanti alle ingiustizie in cui il nostro io non è intaccato, facciamo fatica ad intervenire, Alessandro invece insegna proprio il contrario!

 

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