Nelle serata magiche che accompagneranno gli italiani verso la fine del 2023 e l’arrivo del 2024, in pieno periodo natalizio, non poteva mancare in televisione un film per la famiglia. Un evergreen che appassiona il pubblico in ogni occasione. Parliamo del film Il ritorno di Mary Poppins, un sequel della celebre pellicola di Walt Disney del 1964.
Una storia che riparte dopo 24 anni dall’addio alla famiglia Bancroft sotto la regia di Rob Marshall. Tante le differenze che il pubblico troverà nel film rispetto alla versione precedente. Sia per quel che riguarda la trama che la location.
Dove è stato girato il film
Infatti il film è ambientato nella Londra del 1935, ed è stato girato nella capitale britannica a differenza della prima pellicola che aveva come location i Walt Disney Studios di Burbank, California, mentre il sequel “Il Ritorno di Mary Poppins” ha scelto come set non solo gli Shepperton Studios di Londra dove sono stati ricostruiti alcuni scenari.
Ma anche alcuni luoghi simbolo della città come la sede della Banca d’Inghilterra o la Cattedrale di St. Paul, il Tower Bridge, il Royal Exchange, Westminster e Buckingham Palace. Insomma, tanta atmosfera londinese in uno dei film più iconici della storia della televisione.
Cosa trova Mary Poppins 24 anni dopo
Per quel che riguarda invece la trama del film, possiamo anticipare che dopo 24 anni la tata Mary Poppins ritrova uno scenario completamente diverso dal passato nella famiglia Bancroft. Infatti i ragazzi che erano sotto la custodia di Mary Poppins sono ormai adulti, e le loro vite completamente diverse da quelle di in tempo.
Michael è vedovo con tre figli e lavora in una banca, mentre sua sorella Jane è un’attivista impegnata nella causa dei diritti dei lavoratori. Uno scenario completamente nuovo per Mary Poppins interpretata da Emily Blunt che si troverà a vivere criticità familiari per quelli che erano un tempo i suoi bambini.
Tra caos domestico e difficoltà finanziarie la tata proverà a riportare la magia in quella famiglia, con la trama che lascerà ancora una volta gli spettatori incantati e senza fiato di fronte all’atmosfera unica che solo Rob Marshall riesce a creare con un risultato davvero sorprendente e che rappresenta un filo conduttore con il film della Disney.