Il debutto della serie televisiva La lunga notte – La caduta del Duce è previsto per lunedì 29 gennaio 2024, in prima serata su Rai 1. La serie, che si estenderà fino al 31 gennaio, è costituita da sei episodi che rivisitano gli eventi storici che hanno portato alla caduta del fascismo. Un focus particolare è posto sul periodo di tempo che precede l’ultima riunione del Gran Consiglio, che è avvenuta nelle ore notturne tra il 24 e il 25 luglio. L’anno è il 1943 e questo incontro ha avuto un ruolo determinante nella fine del fascismo.

Il destino dell’Italia in bilico

Nel dettaglio, la trama di La lunga notte – La caduta del Duce si dipana a partire dal 24 luglio 1943, una data che segna l’inizio di un periodo turbolento per l’Italia. Dino Grandi, Presidente della Camera, convoca il Gran Consiglio del fascismo in un’atmosfera tesa, con il destino dell’Italia in bilico. L’avanzata degli Alleati in Sicilia e la minacciosa occupazione nazista del territorio italiano aggiungono ulteriore tensione. Grandi, convinto che Mussolini stia conducendo il paese verso la rovina, si appresta a sfidarlo, nonostante il debito di gratitudine verso di lui.

Il ruolo di Benito Mussolini in quel periodo storico

La moglie di Grandi, Antonietta, tenta disperatamente di dissuaderlo dal suo proposito, ben conscia dei pericoli imminenti. Mussolini, dall’altra parte, persiste nelle sue illusioni di vittoria, anche se i suoi tentativi paiono sempre più come i lamenti di un leone in agonia, realtà chiara sia alla moglie Rachele che all’amante Claretta. Edda, la figlia di Mussolini e moglie di Galeazzo Ciano, è anch’essa coinvolta negli intrighi, combattuta tra l’affetto per il marito e la lealtà verso il padre.

Che cosa ha fatto Dino Grandi?

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Re Vittorio Emanuele III rimane inerte, mentre la nuora Maria José si mostra apertamente contraria al regime. Il principe Umberto, nel frattempo, è diviso in una situazione molto particolare. Nel contempo, una generazione più giovane, ansiosa di liberarsi dall’oppressione del regime fascista, inizia a far sentire la sua voce.

Tra questi giovani c’è Italo Niccolai, figlio di un soldato ucciso dai fascisti, che si avvicina alla Resistenza. Il suo percorso è complicato da un amore proibito per Beatrice, nipote di Dino Grandi. Mentre Grandi getta le basi per una possibile rivolta, la notte del 24 luglio si profila come un momento decisivo per il destino dell’Italia.

La serie si ispira ad una storia vera?

Riguardo alla veridicità della storia, la serie si basa su fatti storici, sebbene con alcuni elementi romanzati, come è comune in molte produzioni televisive. Lo storico Pasquale Chessa, autore di vari libri sul fascismo e su Mussolini e collaboratore nella stesura della trama, sostiene che la serie rispetta fedelmente gli eventi storici, offrendo una rappresentazione quasi letterale di un episodio difficile da narrare, soprattutto data la mancanza di un resoconto dettagliato di quella riunione del Gran Consiglio del fascismo.

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