Stasera su Rai 2 alle 21.20 va in onda La Porta Rossa 3, terza e ultima stagione della popolare serie tv ambientata a Trieste con Lino Guanciale.
È un gran ritorno per questo avvincente e intrigante mistery sovrannaturale che mancava dal piccolo schermo da quattro anni. La seconda stagione è andata in onda nel 2019. La prima nel 2017.
Trama della serie TV
Leonardo Cagliostro è morto in un’azione di polizia. Tuttavia, la sua morte non ha avuto il decorso normale. Infatti, anziché varcare la fatidica Porta Rossa, che separa la vita dalla morte, conducendo nell’aldilà, ha deciso di rimanere nel mondo dei vivi.
L’uomo “vive” come fantasma e cerca di indagare sul suo omicidio. La sua è una scelta d’amore: voleva, a tutti i costi, salvare la moglie Anna Mayer (Gabriella Pession). La donna, tra l’altro, era anche incinta e ha poi partorito la loro bambina di nome Vanessa.
Durante le sue indagini, Cagliostro è entrato in contatto con Vanessa Rosic (Valentina Romani). La bella ragazza è una giovane dotata di poteri da medium.
Tra Leonardo Cagliostro e la medium è nato un rapporto molto forte, quasi padre-figlia. Poi però nella seconda stagione Vanessa si è innamorata follemente di Cagliostro. Così la giovane ha usato i suoi poteri per impedirgli di varcare la Porta Rossa. L’ha dunque costretto a rimanere intrappolato, da morto, nel mondo dei vivi.
Vanessa poi però l’ha abbandonato. Infatti, è partita con Federico (Carmine Recano), anche lui medium, per un posto ignoto. I due, vista la loro situazione particolare, volevano cercare di scoprire l’origine dei suoi poteri medianici. Anna intanto ha chiesto a Cagliostro di andarsene, perché la sua “presenza” le impediva di andare avanti.
Come commenta il successo della serie Lino Guanciale
Lino Guanciale, in un’intervista per Radio Capital, sulla serie e sul successo di un Mistery su Rai 2 commenta così: “Quando giravamo la prima stagione, eravamo convinti che sarebbe stata ben accolta solo da un pubblico di affezionati del genere.
L’abbiamo fatta meglio che potevamo divertendoci fra di noi, ma consci che fosse una sfida. Poi è andata bene, è diventata una specie di cult credo per l’insieme di tante cose.
Oltre al concept geniale di un commissario morto che indaga sulla sua morte è un dramma relazionale molto intenso e parla di qualcosa che riguarda tutti quanti”
Insomma, il gran ritorno per questo avvincente e intrigante mistery sovrannaturale che mancava dal piccolo schermo da quattro anni, è un qualcosa di molto atteso.