Il racconto de La Rosa dell’Istria ci trasporta indietro nel tempo, fino alla metà del XX secolo. Durante quel periodo, a causa dei tumulti scatenati dalla Seconda Guerra Mondiale, molti italiani residenti in Istria, a Fiume e in Dalmazia furono costretti ad abbandonare le proprie dimore e a cercare rifugio oltre un nuovo confine. Furono spinti a tale decisione nel tentativo di evitare le foibe e le violenze.

La Rosa dell’Istria: di che cosa si tratta

Il film prosegue dunque con la narrazione di un capitolo storico che ha segnato la produzione televisiva della Rai in questo inizio del 2024. La Rosa dell’Istria, sotto la regia di Tiziana Aristarco, rappresenta un elemento chiave di questo percorso.

Gli spettatori sono invitati a sintonizzarsi lunedì 5 febbraio 2024 alle 21:30 su Rai 1 per assistere alla trasmissione del film. La produzione Rai Fiction, Publispei e Venice Film è disponibile anche online su Rai Play, dove resterà accessibile anche successivamente.

L’ispirazione del film La Rosa dell’Istria

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Il lungometraggio diretto da Tiziana Aristarco, che vede Grace Kicaj e Andrea Pennacchi nei ruoli principali, si ispira liberamente a un’opera letteraria. L’opera in questione è “Chi ha paura dell’uomo nero?”, un romanzo scritto da Graziella Fiorentin nel 2000 e recentemente ripubblicato. La trama narra le vicende di una ragazza che, strappata alle sue origini, riesce a venire a patti con il suo passato solo dopo molti anni, un’esperienza che poi decide di condividere attraverso la pubblicazione di un libro.

La storia vera a cui si ispira il film

Secondo quanto riferito, il film si basa sul romanzo, ma narra una vicenda che, pur non essendo una biografia nel senso stretto del termine, rispecchia le esperienze di migliaia di persone. Si parla di coloro che, a partire dalla metà del secondo conflitto mondiale e in seguito alla firma del Trattato di Parigi nel 1947 – che ridefiniva i confini nazionali – si sono trovati a vivere in territorio che è passato alla Jugoslavia. Questi individui, in quanto cittadini italiani, furono costretti ad abbandonare le loro case a causa del governo di Tito. Si parla, dal punto di vista storico, dei tragici eventi noti come i massacri delle foibe.

Si stima che tra i 250.000 e i 350.000 italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia si trasferirono in Friuli Venezia Giulia. Qui, spesso non furono accolti calorosamente dalla popolazione locale e furono lasciati a se stessi dalle autorità italiane, diventando di fatto stranieri nella propria patria. Per riconoscere ciò che è successo, l’Italia ha istituito il Giorno del ricordo il 10 febbraio di ogni anno, a partire dal 2004, per commemorare le vittime delle foibe.

La trama del film La Rosa dell’Istria

A Canfanaro, in Istria, Maddalena Braico, una giovane di 18 anni con l’aspirazione di diventare pittrice, vede i suoi sogni e quelli della sua famiglia stravolti dalla Seconda Guerra Mondiale. Con l’arrivo dei partigiani titini nel loro paese, la famiglia è costretta a fuggire, ma, durante la fuga, si trovano coinvolti in un conflitto a fuoco in cui Niccolò, il fratello di Maddalena, viene colpito.

Rifugiatisi a Cividale del Friuli presso lo zio, la famiglia Braico cerca di ricostruire la propria vita, nonostante le difficoltà. Antonio, il padre di Maddalena e medico di professione, si ritrova a lavorare come operaio per mantenere la famiglia. Maddalena, a scuola, diventa bersaglio di bullismo a causa delle sue origini, fino a quando un giorno, Leo, un ragazzo che si trovava di passaggio, interviene in suo aiuto. Affascinato dall’arte quanto lei, Leo e Maddalena diventano amici rapidamente.

Mentre Leo incoraggia Maddalena a perseguire il suo sogno di diventare artista, suo padre Antonio la esorta a concentrarsi sugli studi per garantirsi un futuro più sicuro. Ma il legame tra Maddalena e Leo si intensifica, trasformandosi in amore, un sentimento che viene messo alla prova dagli sviluppi della vita. Antonio trova lavoro come medico condotto, il che implica un altro trasloco per la famiglia. Maddalena, non volendo separarsi da Leo, va da lui disperata, solo per scoprire che è scomparso. Sentendosi tradita, decide di abbandonare la pittura e parte con la sua famiglia. Resta il dubbio se la storia tra lei e Leo sia definitivamente conclusa e se Maddalena abbia realmente abbandonato anche il suo amore per l’arte, considerando che quest’ultimo potrebbe servire a mantenere viva la memoria delle vicende.

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