Questa sera, su Rai 1 alle 21:30, verrà trasmesso La signora delle rose, un film francese del 2021 diretto da Pierre Pinaud. Quest’opera, che si distingue per la sua leggerezza e la sua vivacità, affronta con ironia temi profondi come le disparità sociali e la lotta per il riscatto personale. Ma resta il dubbio: si basa forse su eventi realmente accaduti?

I dettagli sul film La signora delle rose

Il film, che ha fatto il debutto nelle sale italiane il 2 dicembre 2021, si avventura in una narrazione che esplora le difficoltà legate alla classe sociale, alla ricerca di dignità attraverso il superamento delle proprie condizioni, l’importanza delle radici familiari, le sfide dell’instabilità lavorativa, la casualità delle decisioni prese e il conflitto tra le piccole imprese artigianali e gli interessi capitalistici.

La verità dietro al film: la storia di Eve Vernet

La signora delle rose si concentra sulla figura di Eve Vernet, una cinquantenne che ha ereditato un vivaio di grande valore dal padre e che ora si sforza di proteggerlo dall’assalto dell’ambizioso imprenditore Lamarzelle. Nel suo sforzo, trova l’aiuto inaspettato di tre persone, Samir, Nadège e Fred, i quali contribuiranno alla creazione di un fiore straordinario che potrebbe rappresentare la salvezza per Eve e il suo vivaio. Nonostante l’aura di fiaba moderna e le brillanti interpretazioni del cast, sorge spontanea la domanda se la trama del film sia tratta da eventi reali.

La genesi della storia di La signora delle rose

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Si tratta in realtà di un’opera di fantasia. La signora delle rose è un film realizzato nel 2019, con le riprese che sono state effettuate nella pittoresca regione della Loira, precisamente a Montagny, in Francia. Pierre Pinaud, il regista, pur non attingendo direttamente da fatti reali per il suo film, ha detto di essersi ispirato a La parte degli angeli, un’opera cinematografica di Ken Loach, per la composizione della trama.

Pierre Pinaud ha spiegato che l’opera di Loach, che ritrae la vita di piccoli criminali in un contesto di povertà e il loro rapporto con il mondo del whisky, ha influenzato profondamente la sua visione, portandolo a reinterpretare questa trama nel contesto dell’orticoltura, un settore che affronta sfide significative da decenni.

Attraverso questa trasposizione, La signora delle rose non solo omaggia l’arte cinematografica di Loach, ma amplia il discorso sulle potenzialità del lavoro e della passione, sottolineando come anche in un settore in crisi possano germogliare storie di rinnovamento e speranza. La commedia diviene così un simbolo di forza e creatività, comprendendo l’essenza della lotta umana contro le avversità economiche e sociali e facendo emergere la bellezza insita nella determinazione e nell’impegno collettivo verso un obiettivo comune.

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