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La Storia, tragica fine per Nino: la reazione di Useppe

Nino nella serie TV La Storia

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La fiction La Storia termina con l’ultima puntata in onda in prima serata martedì 23 gennaio 2024. Assistiamo alla conclusione delle vicende raccontate in questa serie, ispirata al romanzo di Elsa Morante che porta lo stesso titolo. Al centro della vicenda, anche la tragica fine di Nino, il figlio di Ida Ramundo. Che cosa accadrà di preciso? E quale sarà la reazione di Useppe?

Il cambiamento di Nino al ritorno dal fronte

Nella terza puntata di La Storia, trasmessa lunedì 22 gennaio, Ida e Useppe affittano una stanza dalla famiglia Marrocco a Testaccio, situata vicino alla scuola di Ida. La città è ridotta alla fame dall’occupazione nazista e Ida si destreggia per le strade di una Roma impoverita con un fine primario: procurare cibo per Useppe.

Durante la notte, molte persone esultano “Siamo liberi!”, quando i tedeschi fuggono. Ma Ida è esausta e dorme dopo giorni passati ad elemosinare. Molti stanno ritornando dal fronte, ma Giovannino, il figlio dei Marrocco scomparso in Russia, non è tra loro.

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Santina, che visita la loro casa per leggere i tarocchi, inganna Filomena, madre di Giovannino, e Annita, sua moglie, facendo credere che il rientro del ragazzo sia vicino. Invece, è Nino a fare ritorno, nuovamente cambiato: indossa abiti all’americana e si dedica al contrabbando tra Napoli e Roma.

La famiglia si ricompone

Carlo Vivaldi si rivela essere Davide Segre. Davide inizia una relazione con Santina, ma non trova il conforto che cerca. Nel frattempo, Ida riprende il suo lavoro come insegnante e spera di ritornare alla normalità con i suoi due figli. Affittano una piccola abitazione a Testaccio e per un periodo anche Nino si unisce a loro. La famiglia si ricompone, portando felicità a Ida e ai suoi cari.

La malattia di Useppe

Nell’ultimo episodio, in onda martedì 23 gennaio su Rai 1, Useppe manifesta sintomi di epilessia, la stessa malattia di cui soffriva Ida da bambina. Sperimenta episodi di convulsioni e Ida lo accompagna frequentemente dai medici. Useppe è anche ribelle e non si adatta alle regole dell’asilo. Ida lo supporta, temendo che possa aggravarsi ulteriormente.

Il destino crudele per Nino

Un destino crudele si abbatte impetuosamente: Nino, che si occupava anche del contrabbando di armi, perde la vita in un incidente stradale mentre fugge da un posto di blocco a bordo del suo camion carico. Ida è costretta ad affrontare il dolore di identificare il corpo del suo amato figlio. Sebbene sia devastata e profondamente ferita, trova la forza di nascondere la verità a Useppe, per proteggerlo dalla dolorosa realtà della perdita del fratello.

Le conseguenze devastanti anche per Useppe

Dopo la scomparsa di Nino, Useppe cerca rifugio dalle giornate piene di dolore e silenzio, avventurandosi fino al fiume insieme a Bella, che diventa una sorta di “seconda mamma” per lui. Stringe amicizia con Scimò, un ragazzino fuggito da un riformatorio, e incontra nuovamente Davide, che ha conosciuto precedentemente al capannone. Ma Davide è profondamente cambiato, avendo sviluppato una dipendenza da sostanze stupefacenti e un senso di disperazione.

Anche se la guerra è terminata, le sue conseguenze devastanti permangono a livello emotivo. Nel frattempo, la malattia di Useppe si aggrava. Ida si dedica a lui, accompagnandolo a visite mediche e somministrandogli farmaci. Nonostante la sua natura gioiosa e gentile, Useppe, segnato dalla perdita di Nino e di altre persone care, soffre di un dolore profondo e sembra aver perso la volontà di vivere.

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