Le indagini di Lolita Lobosco è giunto alla sua seconda stagione dopo il successo della prima trasmessa dalla Rai lo scorso anno. Il successo della fiction è dovuto non solo alla bravura degli attori ma anche dalla storie avvincenti raccontate dalla penna di Gabriella Genisi.
Il personaggio interpretato da Luisa Ranieri è il vicequestore della polizia di Bari, una donna intraprendente e avvenente, disinvolta e affascinante che si ritrova a capo di una squadra di soli uomini. Quest’ultimo fattore non le sembra pesare ma anzi sa farsi rispettare e riesce a trattarli con un pizzico di cinismo come fa anche con i suoi familiari.
Nella serie come nei romanzi della scrittrice pugliese la protagonista è circondata anche dai suoi affetti: la madre Nunzia (Lunetta Savino), la sorella Carmela (Giulia Fiume), l’amica Marietta (Bianca Nappi) e dai suoi collaboratori Antonio Forte (Giovanni Laudeno) e Raffaele Esposito (Jacopo Cullin).
Gabriella Genisi spiega com’è nata Lolita Lobosco
Nell’introduzione del romanzo “La circonferenza delle arance” è la stessa autrice Gabriella Genisi a spiegare com’è nato il personaggio di Lolita Lobosco. La scrittrice infatti afferma che le capitò di leggere un trafiletto del Corriere della Sera del marzo del 1960. Questo articolo riguardava la nascita della polizia femminile nel dicembre dell’anno precedente in cui ci si chiedeva se le donne dovessero indossare gonne corte o lunghe e tacchi alti o bassi. “Da quella divertente lettura nacque l’idea del commissario Lolita e di questo libro, che io dedico alle donne perché siano libere sempre di vestirsi come vogliono”, si legge nell’introduzione al romanzo della Genisi.
Per quanto riguarda il nome invece la scrittrice ha dichiarato di dare al suo personaggio questo nome perché ispirata dal celebre libro di Vladimir Nabokov “Lolita“. L’unica differenza tra il personaggio della serie tv e quello dei romanzi della Genisi sta nel fatto che la Lolita interpretata da Luisa Ranieri è figlia di un contrabbandiere di sigarette chiamato Petresine. Nel libro invece Lolita sceglie di entrare in polizia per seguire le orme del padre, anche lui in divisa. Si trattava infatti di un carabiniere morto in circostanze misteriose mentre stava svolgendo il suo lavoro.
Sia la Lolita televisiva che quella letteraria si muovono nella stupenda città di Bari ricca di contraddizioni e nota per le sue ricchezze culinarie. Motivo per cui la scrittrice ha scelto, in ognuno dei suoi romanzi, di chiudere con un capitolo dedicato alla ricette che vengono citate all’interno della narrazione.