Fernanda Wittgens è il film-tv in onda stasera, martedì 31 gennaio 2023, a partire dalle ore 21,25 su Rai 1 con protagonista Matilde Gioli. Il film andrà in onda in un’unica serata.

La pellicola narra la storia di Fernanda Wittgens, la prima direttrice della Pinacoteca di Brera di Milano, una tra le prime donne a ricoprire un ruolo di questo livello.

Una donna coraggiosa, determinata e molto forte per l’epoca in cui viveva, la fine degli anni 20, che realizza il suo sogno nell’arte. Tuttavia il film è anche una storia vera che ha a che vedere con la guerra e i campi di concentramento. Infatti, Fernanda Wittgens aiutò e salvò tantissimi ebrei, facendoli espatriare in Svizzera. Durante i bombardamenti a Milano, che distrussero quasi totalmente la Pinacoteca di Brera, Fernanda salvò anche numerose opere d’arte.

Fernanda Wittgens, l’eroina del primo ‘900

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La storia raccontata nel film in onda stasera su Rai 1, è la vicenda reale di una donna impavida, coraggiosa e dall grandissima forza d’animo, cresciuta in Italia nei primi anni del secolo 1900, negli anni ’20 e ’30.

Fernanda Wittgens aveva una grandissima passione per l’arte. In quei primi decenni del secolo, le donne che volevano studiare arte venivano scoraggiate, tuttavia Fernanda inseguì con dedizione il suo sogno fino a perseguirlo. Infatti, fu tra le prime donne italiane a ricoprire un ruolo di tale importanza, divenne la direttrice della Pinacoteca di Brera, un lavoro molto ambito dagli uomini. Fernanda, donna dalla grande sensibilità, umanità e generosità, salvò durante la Seconda guerra mondiale, moltissime vite umane e gran parte della cultura italiana. La Wittgens ha messo a rischio la sua stessa vita e quella della sua famiglia per salvare molti ebrei.

Fernanda Wittgens, la trama del film

Fernanda sin da quando era molto piccola, andava a visitare la Pinacoteca di Brera con suo papà, appassionato d’arte. In seguito alla morte del padre e di un fratello, Fernanda Wittgens si dedica al mondo dell’arte e al lavoro. Non pensa all’amore, non pensa ad altre cose Fernanda, ma solo all’arte.

Nell’anno 1928, Ettore Modigliani, direttore di Brera, assume la donna come operaia avventizia, a seguire la promuove Ispettrice. Durante la guerra, nel 1935, Modigliani in quanto contrario al regime fascista, viene trasferito a L’Aquila e Fernanda prende il suo posto: era l’anno 1940, e Fernanda diviene la prima donna italiana a ricoprire un ruolo di tale importanza nella Pinacoteca di Brera.

Prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, Fernanda intrattiene rapporti epistolari con un uomo tedesco di Berlino, appassionato d’arte. La donna sembra avere un’attrazione, che l’uomo contraccambia, ma sarà poi Giovanni ad attirare l’attenzione di Fernanda, un operaio della Pinacoteca che in seguito l’aiuterà a salvare tantissimi ebrei.

Fernanda Wittgens non è stata solo la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera, ma è stata anche la persona che in pieno conflitto mondiale, ha fatto il possibile per salvare opere d’arte dai bombardamenti. Fu proprio Fernanda, insieme ad altri sovraintendenti, ad ideare un ingegnoso sistema di protezione del Cenacolo di Leonardo: una scacchiera di sabbia.

Nel 1944, tuttavia, Fernanda venne arrestata, in quanto considerata nemica del fascismo, e condannata a 4 anni di carcere. La donna fu liberata l’anno successivo e continuò ad occuparsi di Brera e della ristrutturazione. Morì nel 1957 e nel 2014 venne riconosciuta Giusta fra le Nazioni.

 

 

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