Il film in due puntate Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia si articola in quattro episodi e narra la vita di Goffredo Mameli, focalizzandosi su un periodo di due anni ricchi di emozioni, relazioni amorose, conflitti e intrighi, dal 1847 al 1849.

La sua esistenza, caratterizzata da una certa brevità e da una grande intensità, ha ispirato e mobilitato il sentimento nazionale. Da Genova, sua città natale, Mameli guida trecento volontari verso Milano per sostenere le rivolte del 1848 e, in un secondo momento, accompagna altri cinquecento patrioti nella difesa di Roma nel 1849.

Il periodo storico del Risorgimento in Italia

Gli appassionati si stanno preparando per tuffarsi nell’universo narrativo di Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia, un progetto nato dalla collaborazione tra Pepito Produzioni e Rai Fiction. Una delle domande che i telespettatori si pongono riguarda le location e l’epoca in cui si svolge la narrazione televisiva.

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La regia di Luca Lucini e Ago Panini, insieme alla penna di Antonio Antonelli e Michela Straniero, promette di guidare il pubblico in un’esplorazione coinvolgente del periodo del Risorgimento in Italia.

Le città e le location delle riprese

La scelta di Torino, Genova e Roma come luoghi di ripresa ha offerto il palcoscenico ideale per la realizzazione della fiction. Le dieci settimane di lavorazione hanno permesso di racchiudere in immagini la ricchezza storica e culturale di queste città, immergendo così gli spettatori nell’atmosfera del diciannovesimo secolo, durante gli anni del Risorgimento.

Tra le meraviglie architettoniche che fanno da cornice alla serie, spiccano le immagini mozzafiato del Castello di Strambino, del Castello di Agliè e di Villa Rignon, tutte situate nei dintorni di Torino.

Il Canto degli Italiani

La trama di Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia si svolge, come già detto, durante il periodo del Risorgimento, un’era di profonde turbolenze in cui una fazione di giovani pieni di ideali si impegnava per realizzare l’unificazione dell’Italia.

La narrazione prende le mosse nel 1847, esplorando le vicende del giovane rivoluzionario Goffredo Mameli e del musicista Michele Novaro, i quali uniscono le forze per dare vita al Canto degli Italiani, che diventerà l’inno nazionale del paese. La trama ci immerge nel fervore per la patria e in un periodo di trasformazioni sociali di vasta portata.

Le scenografie autentiche

Lucini e Panini hanno optato per l’uso di scenografie autentiche, valorizzando il patrimonio culturale italiano. Hanno anche avuto l’opportunità di filmare in varie location e edifici storici a Genova. Per quanto riguarda il personaggio principale, hanno scelto di presentare un giovane in un modo che riflettesse la realtà contemporanea, allontanandosi dall’immaginario tradizionale legato al Risorgimento.

Mameli, nato a Genova nel 1827, è al centro della narrazione sin dalle prime scene della miniserie, che inizia nel 1847, due anni prima della sua morte, in un palazzo genovese durante un ballo. È qui che Mameli incontra e si innamora di Geronima Ferretti, ma la loro storia d’amore viene ostacolata dalla madre di lei.

Questo evento è il punto di partenza per le successive avventure di Mameli, che lo vedranno unirsi e poi guidare i rivoluzionari genovesi dell’Entelema, una società segreta. Questi eventi sono parte fondamentale della storia.

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