Le vicende che hanno come protagonisti i personaggi di Mare Fuori si svolgono anche all’interno di un penitenziario minorile che trova la sua ambientazione nella città di Napoli. Come tutti gli appassionati fan della serie televisiva sapranno, la storia di Mare Fuori trae ispirazione da un contesto che risulta concreto per quanto riguarda l’ambientazione.

La trama è ambientata proprio a Napoli e vediamo spesso ciò che accade nel carcere minorile che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti. Ma il penitenziario minorile di Mare Fuori esiste veramente? Sono davvero tanti a farsi questa domanda, considerando che la storia proposta dalla serie ha diversi riferimenti che sembrano basarsi, per quanto riguarda i luoghi, alla realtà.

Il carcere minorile di Mare Fuori esiste davvero?

Come accade spesso quando siamo in presenza di produzioni televisive che si ispirano al reale, ci sono alcune informazioni che fanno riferimento alla realtà. Le riprese di Mare Fuori sono state realizzate proprio nella città di Napoli ed effettivamente in questa città esiste un penitenziario minorile.

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In realtà, però, quello che si vede nelle scene di Mare Fuori non è il vero carcere minorile di Napoli. Le scenografie della serie TV che tanto successo ha ottenuto negli ultimi anni sono state messe a punto in una base navale che fa parte della struttura della Marina Militare. Da questo punto della città si vedono vari luoghi che i telespettatori hanno potuto ammirare nel corso dei vari episodi, come il porto di Napoli.

Quella struttura che appare di colore rosso e che fa spesso da sfondo alla trama della serie è stata creata proprio sulla base di un progetto di scenografia che è stato realizzato in questa località, sia per quanto riguarda le scene degli interni che quelle degli esterni.

Il penitenziario minorile di Napoli a Nisida

Il penitenziario minorile che realmente si trova a Napoli è situato nella realtà in un’isola. Si tratta dell’area di Nisida, che è l’isola più piccola delle Flegree, un vero e proprio arcipelago. L’isola di Nisida era abitata già dall’epoca di Roma antica ed è diventata molto nota nel Cinquecento, soprattutto nell’ambito della produzione artistica, nel momento in cui il duca Giovanni Piccolomini decise di acquistare il tutto e di realizzare su quest’isola un castello.

Naturalmente l’isola di Nisida non può essere visitata dai turisti, proprio per il fatto che qui ha sede il carcere minorile. Nisida ha attraversato una lunga storia nel tempo, perché in una fase iniziale, prima di ospitare il penitenziario minorile, è stata sede di un lazzaretto, nel periodo della peste.

Poi è stata anche il luogo in cui sono sorte delle strutture nelle quali venivano portati coloro che erano condannati ai lavori forzati. Dopo la presenza per molto tempo di un comando marittimo alleato, a partire dal 2012 Nisida è tornata al nostro Paese.

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