In onda su Rai 2, la seconda puntata di questa terza stagione dell’attesissimo Mare Fuori. La puntata, dal titolo Il richiamo del sangue, parte con la tensione alle stelle tra due protagonisti. Carmine Di Salvo e Rosa Ricci, che nel finale del primo episodio avevamo lasciato avvicinarsi allo sgabuzzino della cucina dove si stava svolgendo il corso di pizzeria. In quello sgabuzzino si trova, infatti, Carmine, che sta sistemando il materiale. Cosa vorrà fare Rosa?

Rosa Ricci e Carmine Di Salvo: lo scontro armato

Il secondo episodio di Mare Fuori porta la tensione dei telespettatori alle stelle. Rosa Ricci entra decisa nel magazzino dell’IPM dove Carmine sta sistemando il materiale del corso di pizzeria che stanno seguendo. Lo scontro è inevitabile.

Rosa Ricci e Carmine Di Salvo si guardano nel profondo degli occhi, si studiano: tutti e due sanno quello che sta per succedere per mano di Rosa, anche se il ragazzo non vorrebbe. Nemici giurati, tra i due non può che finire in scontro aperto e, infatti, la Ricci tira fuori da dietro la schiena un lungo coltello, sottratto prima al maestro pizzaiolo. Inizia così uno scontro a sangue che ci lascia con il fiato sospeso e la paura che uno dei due possa morire. “Faccia a faccia?”, esclama Carmine mentre cerca di evitare i fendenti di Rosa. “Finalmente!” grida la giovane, in preda al desiderio di vendetta per la morte dei suoi fratelli per mano dei Di Salvo.

Carmine e la sofferenza di Rosa: “Non è così che ti passa il dolore”

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Carmine, fuggendo dai colpi di Rosa, cerca di farla ragionare e di farle capire che non è in questo modo che le passerà il dolore per le perdite subite. La vendetta non darà pace alla tristezza che la divora da dentro. Eppure Rosa Ricci è determinata e non si ferma, vuole a tutti i costi il sangue del suo nemico. Proprio nel momento in cui la ragazza sta per sferrare un colpo, Di Salvo la atterra e la blocca. “Uccidimi! Perché tanto io ci riproverò ancora”, esclama la giovane Ricci al rivale, poco prima di liberarsi dalla sua presa. E mentre lei tenta nuovamente di colpirlo, Carmine riesce a bloccarla contro il muro della stanza e, tenendola ferma, le sussurra “Non è così che ti passa il dolore”. Rosa prova ancora a liberarsi, ma non ci riesce. Il ragazzo la tiene ferma e, stringendo nel palmo della mano la lama della giovane, versa il suo sangue.

Un gesto di forte impatto che fa capire l’inutiltà di versare sangue in una guerra inutile. Rosa in lacrime, forse potrebbe aver capito, attraverso il sangue di Carmine versato dalla lama, l’inutilità di quella logica di vita in cui da sempre è cresciuta.

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