Marina Cicogna, nata nel 1934 da una famiglia intrinsecamente legata al mondo del cinema, è stata una figura emblematica per l’industria cinematografica italiana. La sua passione per il grande schermo è stata ereditata e coltivata fin dalla giovinezza, grazie anche all’influenza del nonno, fondatore della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Amica di illustri personalità come Luchino Visconti, Maria Callas, Gianni Agnelli e Aristotele Onassis, Marina ha vissuto un’esistenza avvolta dal fascino e dall’arte del cinema, testimoniando e contribuendo a un’epoca d’oro per il cinema italiano.
Una pioniera della produzione cinematografica
Negli anni ’60, Marina Cicogna ha lasciato un segno indelebile come produttrice, diventando la prima donna in Europa a ricoprire tale ruolo. Ha messo la sua firma su opere che sono diventate pietre miliari del cinema italiano, come Teorema di Pier Paolo Pasolini e Metti, una sera a cena, produzione di Giuseppe Patroni Griffi. La pellicola di Elio Petri, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, le fruttò un Oscar nel 1971. Nonostante il riconoscimento, la sua umiltà e la sua paura di volare la tennero lontana dalla cerimonia di premiazione a Los Angeles.
Un’eredità di autenticità e riservatezza
Marina Cicogna ha sempre vissuto la sua vita lontano dagli stereotipi e dalle etichette, come emerge dalla sua autobiografia Ancora spero. La sua relazione ventennale con l’attrice brasiliana Florinda Bolkan e la vita condivisa per quasi quarant’anni con Benedetta Gardona sono state vissute con discrezione, lontano dalle manifestazioni pubbliche. Marina ha sempre creduto che l’ostentazione dell’orientamento fosse ridondante, preferendo che la sua vita e le sue scelte parlassero per lei.
Il tramonto di un’era
La scomparsa di Marina Cicogna segna la fine di un’era irripetibile per il cinema italiano. La sua casa a Roma, vicino a Via Veneto, luogo simbolo degli anni ’60 e del cinema, è stata teatro dell’ultimo atto di una vita straordinaria, spentasi il 4 novembre a seguito di una lunga battaglia contro il cancro. La sua figura rimarrà impressa nella storia come quella di una donna che ha saputo rivoluzionare il mondo del cinema con eleganza, forza e una visione unica.
Marina Cicogna lascia un’eredità di opere e di ricordi che continueranno a ispirare le future generazioni di cineasti e appassionati di cinema. La scomparsa di Marina Cicogna non è solo la perdita di una grande produttrice, ma anche di un patrimonio culturale vivente. La sua vita è stata un ponte tra l’epoca d’oro del cinema italiano e le generazioni future, un esempio di come la passione e la dedizione possano lasciare un’impronta duratura nel tempo.