Napoli Milionaria, il film che vedremo questa sera, 18 dicembre 2023, su Rai 1, è la trasposizione della famosa commedia di Eduardo De Filippo, da cui deriva la famosa frase “Ha da passà ‘a nuttata”. Questa frase conclude l’opera teatrale di De Filippo e ancora oggi è usata per riferirsi a  situazioni tragiche, drammatiche e di elevata tensione emotiva. Ma perché è valido ancora oggi?

Napoli milionaria, come finisce il film

In Napoli Milionaria ogni personaggio della famiglia di Gennaro Jovine deve fare i conti con la propria esistenza, la guerra e le conseguenze della Liberazione hanno su tutti loro effetti contrastanti. Amalia, disperata per le condizioni di salute della figlia più piccola Rita, gira sconvolta alla ricerca di una medicina. Quando rientra verso casa, per forza di cose deve fare i conti con la sua moralità ormai totalmente compromessa. Non riuscendo a trovare il medicinale, e capendo il caro vita e la speculazione sui prezzi in atto, Amalia capisce anche che quelle stesse cose le aveva fatte anche lei in passato. La donna rivede come in un film le speculazioni che ha fatto su sigarette e cibo. Riccardo Spasiano, il ragioniere che lei aveva condotto alla rovina senza alcun rimpianto, le da la medicina senza voler nulla in cambio. Amalia in questo modo, affronta ciò che è diventata, l’inferno in cui è caduta.

Anche Amedeo, il figlio di Gennaro e Amalia, decide di non uscire quella sera. Gennaro ne è felice, sa che Amedeo sarebbe uscito per compiere un ennesimo furto col complice Peppe ‘o Cricc. Sa anche che il brigadiere Ciappa lo attende proprio per arrestarlo.

Gennaro e la necessità di giustizia

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Infatti, il poliziotto ha avvertito Gennaro su quanto fa suo figlio, ma lui aveva comunque deciso di non intervenire,  dicendo al brigadiere di fare il suo lavoro.

Il mattino dopo, il giovane dirà di cercare un lavoro onesto. Per la famiglia Jovine, la guerra ha portato molte attività e profitti illeciti, gestiti da mamma Amalia. La successiva Liberazione, ha poi messo tutti allo sbando, con Gennaro fatto prigioniero dai tedeschi e scomparso, e la figlia Mariarosaria incinta di un soldato americano che poi se n’è andato. Amedeo fa il ladro di pneumatici, e Amalia insieme ad Errico Settebellezze, suo corteggiatore nonché socio, precipita nel limbo della disonestà e loschi stratagemmi.

Il significato del finale del film è sempre attuale

Nel finale la frase “adda passà ‘a nuttata”, cioè che bisogna attendere prima di vedere la luce, rappresenta però anche l’inizio di una rinascita per la famiglia. La frase è sempre attuale anche oggi, in ogni situazione drammatica in cui ancora non si intravede l’uscita finale.  La guerra e le sue conseguenze, allora come oggi, portano fame, disperazione e smarrimento, per cui prima di ricostruire serve sempre un percorso interiore. 

 

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