“Non ti pago“, un film diretto da Edoardo De Angelis e interpretato da Sergio Castellitto, attinge alla sua trama da una commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1940.
La prima rappresentazione cinematografica dell’opera risale al 1942, sotto la regia di Carlo Alberto Bragaglia, con Peppino De Filippo nel ruolo di Mario Bertolini. La domanda che sorge spontanea è: questa commedia, che ha attraversato decenni fino a giungere al grande schermo nella sua versione moderna, è basata su eventi realmente accaduti?
La storia si sviluppa attorno al personaggio di Ferdinando Quagliuolo, gestore di un banco lotto ereditato dal padre. Mario Bertolini, interpretato nelle prime versioni come Procopio, è un impiegato nel banco lotto di Quagliuolo.
A differenza di Ferdinando, Mario è fortunato nel gioco, suscitando invidia in Quagliuolo. Un ulteriore intreccio si verifica quando Mario si fidanza segretamente con Stella, la figlia di Quagliuolo, e si avvale della complicità di Concetta, la madre di Stella.
La storia prende una svolta quando il padre defunto di Quagliuolo appare in sogno a Mario, fornendogli dei numeri fortunati che lo portano a vincere una grossa somma. Ferdinando, tuttavia, rivendica per sé la vincita, credendo che il padre avrebbe voluto rivelare quei numeri a lui, e non a Mario. Questo conflitto scatena una serie di eventi che formano il cuore della commedia.
Pur non avendo prove concrete che la trama di “Non ti pago” sia direttamente tratta da eventi reali, la commedia di Eduardo De Filippo è profondamente radicata nelle dinamiche sociali e familiari tipiche dell’Italia del tempo.
Le opere di De Filippo spesso rispecchiano il tessuto sociale, economico e culturale del dopoguerra italiano, mettendo in luce la disintegrazione dei legami tradizionali in un contesto sociale in evoluzione. Anche se i personaggi e le situazioni possono essere frutto della finzione, le tematiche affrontate sono indubbiamente vicine alla realtà vissuta da molte famiglie italiane dell’epoca.
“Non ti pago” fa parte di un progetto più ampio di trasposizione cinematografica delle opere teatrali di Eduardo De Filippo, diretto da Edoardo De Angelis. Questo progetto include altre famose opere dell’autore, come “Natale in casa Cupiello” e “Sabato, domenica e lunedì”.
L’obiettivo di questo progetto è ambizioso: vuole non solo intrattenere ma anche stimolare una riflessione critica sulla società italiana del dopoguerra. Le commedie di De Filippo, pur mantenendo un tono leggero e umoristico, offrono uno spaccato significativo della vita quotidiana, esplorando temi di rilevanza sociale e culturale.
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