Questa sera alle 21.30 su Rai 1 va in onda il docufilm People From Cecchetto, che racconta la straordinaria carriera del celebre talent scout Claudio Cecchetto. Scopritore di tantissimi talenti, ancora oggi viene ricordato con affetto dal pubblico, soprattutto da chi ha vissuto gli anni intensi che vanno dalla metà degli anni 80′ agli anni 90′.

Un documentario unico con tante curiosità ed aneddoti sul celebre personaggio dello spettacolo e della musica. Andiamo a scoprire come è arrivato al successo Cecchetto e come ha mosso i primi passi nella sua straordinaria carriera.

Come è arrivato al successo Claudio Cecchetto

Claudio Cecchetto è stato un grande scopritore di talenti: tra tutti Fiorello, Jovanotti, Jerry Scotti, Fabio Volo, Amadeus e molti altri, come rivela il suggestivo documentario “People from Cecchetto” diretto da Emanuele Imbucci. La sua vita artistica e personale emerge attraverso un intricato collage di racconti e aneddoti, accompagnato dalla colonna sonora che ha segnato gli anni ’80 e ’90.

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Il talent scout si configura come uno dei talent scout più influenti del panorama italiano, un vero visionario che, a differenza di molti altri, trasforma concretamente le sue brillanti intuizioni anziché limitarsi a immaginare scenari irrealizzabili. La sua versatilità emerge in molteplici ruoli: deejay, presentatore televisivo, promotore di eventi, fondatore di una radio, produttore discografico, manager e addirittura cantante.

Attraverso la sua straordinaria carriera, Cecchetto ha contribuito a plasmare la storia dell’Italia contemporanea, influenzando il panorama della musica, dello spettacolo e della cultura. Dal debutto come dj a Radio Milano International, dove è stato descritto da Jovanotti come “il numero uno che parlava veloce come nessuno”, fino all’avvento nella televisione privata di Silvio Berlusconi con il programma Disco Ring, in cui portava una stella da sceriffo sulla camicia mentre presentava la scena musicale globale di quegli anni.

La straordinaria carriera di Claudio Cecchetto

Il talento di Claudio Cecchetto si è poi manifestato nel mondo della canzone con il successo di “Gioca Jouer”, ispirato alle canzoni dei villaggi vacanze, che rapidamente si è classificato al primo posto in tutte le classifiche. Con i proventi di questo successo, Cecchetto ha fondato Radio Deejay nel 1982, dando il via alla scoperta di talenti che avrebbero dominato la radio e la televisione italiana per i successivi 40 anni.

Tra i personaggi divenuti celebri e scoperti da Cecchetto, spiccano nomi come Amadeus, Carlo Conti, Fiorello, Jovanotti, Leonardo Pieraccioni, Sabrina Salerno, Gerry Scotti e Fabio Volo, quest’ultimo che, sebbene si fosse presentato come cantante, ha rivelato un innato talento da dj.

Il documentario intreccia la storia di Claudio Cecchetto con quella dei suoi “figli artistici”, i quali descrivono il loro mentore come un “padre” capace di sostenere, rimproverare e di lasciarli andare quando è il momento, mantenendo sempre aperta la porta di casa.

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