La storia dell’omicidio di Elisa Claps ha una forte connessione con il suo fautore: Danilo Restivo. Nel corso di circa 20 anni, il killer ha indossato un numero impressionante di maschere e a farla sempre franca. Chi era in realtà?
Un uomo disturbato e “stalkiniano”
Prima dell’omicidio di Elisa Claps, Restivo aveva preso di mira tre ragazze che vivevano di fronte alla sua abitazione. Sono dettagli che rivelano un comportamento disturbante e da stalking. Danilo perseguitava chi aveva la sfortuna di cadere sotto le sue morbose attenzioni. Solo con la soluzione del drammatico caso, si è compresi la storia complessa e intricata di questo personaggio e della pericolosità che rappresentava per la comunità. Da come descritto, i suoi approcci alle ragazze, risultavano fastidiosi e insistenti.
Gli approcci con Elisa Claps
Nel caso di Elisa Claps, non è stato da meno. Un primo avvicinamento, con l’allora sedicenne, è avvenuto sulla spiaggia durante le vacanze in Calabria nel 1993. Tentativi pressanti e continui tanto da essere fastidiosi a tal punto, da richiedere l’intervento di suo fratello per allontanarlo. Lo stalking seguitava con telefonate a casa che finivano con e avvistamenti delle sue abitudini.
Le origini di Danilo Restivo
Restivo era ventunenne quando accadde la tragedia. Si trasferì da bambino dalla Sicilia in Basilicata con la famiglia. Faceva una vita dalla doppia identità e nel contesto della scomparsa di Elisa, si presentò al Pronto Soccorso poco dopo l’evento, con abiti insanguinati a causa di una ferita alla mano. I suoi vestiti non furono sequestrati immediatamente, e rimase irrintracciabile per due giorni, sostenendo di essere a Napoli per un esame universitario.
Le indagini delle forze dell’ordine
Gli inquirenti scoprirono che Restivo aveva uno strano vizio: importunava le ragazze, faceva chiamate continue e tagliava di nascosto ciocche dei loro capelli. Quando le sue avances venivano respinte, diventava aggressivo. La madre di Elisa sospettò che Restivo, potesse essere coinvolto nella scomparsa e nella presunta uccisione di sua figlia dopo aver appreso dell’incontro tra i due, ma la sua richiesta di concentrare le indagini su di lui non fu per niente ascoltata.
Dove si trova oggi il pluriomicida
Il killer , oggi 51enne, si trova in carcere in Inghilterra dal 2010; deve scontare la pena anche per l’uccisione della vicina di casa, la 38enne Heather Barnnet, accoltellata e mutilata. Per lui la pena all’ergastolo per omicidio e occultamento di cadavere per quanto concerne la sentenza in Italia.