Qui rido io è il film di Mario Martone che va in onda domenica 21 maggio 2023 in prima serata su Rai 1. Pellicola capolavoro in cui il registra ritrae in modo accurato uno spaccato di teatro partenopeo tra fine ottocento e inizio novecento, raccontando magistralmente una attore, la sua famiglia, la sua città. Il film è anche uno spaccato dello spettacolo popolare che ha generato il più grande genio della profondità e del teatro, ossia Eduardo De Filippo.

Nella pellicola rivivremo il teatro comico di Eduardo Scarpetta, intriso di pochade francesi tradotte e napoletanizzate ma scritte da lui stesso, autore e attore. Scarpetta tolse anche la maschera a Pulcinella per metterla al più borghese Feliciello Sciosciammocca, il piccolo borghese furbetto anche se un po’ intontito, costretto agli espedienti per vivere.

Qui rido io, il film su Eduardo Scarpetta e Napoli tra musica, commedia e sentimento

Mario Martone con Qui rido io da vita ad un film che rappresenta un binomio tra il teatro e il cinema. Divertente, ricco di temi a cui attingere, avvolgente grazie ad un cast di attori travolgenti, rappresenta una sorta di ritratto interiore nascosto tra maschere comiche ed eccessi di vita.

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Lo sfondo è la Napoli Belle Époque che travalica i confini per portare all’attenzione questioni universali e attuali come il rapporto tra un padre-padrone e i figli, le mogli e le amanti, declinato nell’ambiente del suo stesso teatro. Un film sulla città considerata essa stessa teatro d’eccezione, Napoli, che cerca sempre nuove vie cinematografiche tra commedie, musica e sentimento, mantenendo, però, un giusto punto d’osservazione sul ritratto di umanità.

Mario Martone e il cast d’eccezione

Un’impresa geniale resa possibile da un cast d’eccezione tra cui spiccano nomi come: Tony Servillo, Cristina Dell’Anna, formatasi tra un Posto al sole e Gomorra, il bisnipote d’arte Eduardo Scarpetta, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Gigio Morra, Chiara Baffi, Iaia Forte e Roberto De Francesco. Inoltre, Paolo Pierobon, uno dei pochissimi attori non napoletani, Lucrezia Guidone, Elena Ghiaurov, Lino Musella che veste i panni di Benedetto Croce che difenderà Scarpetta in tribunale nella causa della Società degli Autori per plagio della Figlia di Iorio.

Un cast che ha saputo donare un’interpretazione altissima, superba, umana e allo stesso tempo dolente e divertita.

Qui rido io, nel film anche la storia di Eduardo de Filippo

Il film è anche la storia di Eduardo, e della trasmissione che un tempo avveniva sul palcoscenico. All’inizio, vediamo un piccolissimo Eduardo de Filippo che osserva da dietro le quinte le scena di Miseria e nobiltà, in cui sua sorella veste i panni del piccolo Peppiniello. Più avanti nel tempo, anche lui vestirà i panni di quel personaggio. A seguire, vedremo un giovane Eduardo che ricopia copioni e poi prova a scriverne di propri.

Eduardo de Filippo cresce così nella gabbia del palcoscenico, mentre si confronta con la sua stessa vita e con quella paternità padronale mai riconosciuta. In quella stessa gabbia però, c’è la forma di libertà di ascolto e immaginazione, che porterà Eduardo De Filippo uomo a convergere il teatro più vicino alla vita e realtà quotidiana.

Il film Qui rido io termina con le foto di Eduardo e dei fratelli e di Eduardo nel camerino del teatro. Il finale rappresenta la trasformazione dell’eredità del teatro popolare del suo stesso padre.

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