Raul Gardini è stato uno degli imprenditori più illuminati e vincenti che l’Italia abbia avuto nella sua storia. Al suo nome sono legate anche le grandi imprese sportive che hanno contribuito a far conoscere ed invidiare il nostro paese all’estero.

Il docufilm della Rai interpretato da Fabrizio Bentivoglio che veste proprio i panni di Gardini ripercorre gli ultimi anni della sua vita, raccontando non solo i successi ma anche il periodo vissuto con Tangentopoli. Una racconto che si conclude con la tragica fine dell’imprenditore suicidatosi proprio il 23 luglio del 1993.

Raul Gardini, gli anni del successo

Nato e cresciuto a Ravenna nel 1933, Raul Gardini proveniva da una famiglia di imprenditori agricoli benestanti. Dopo aver conseguito il diploma di perito agrario, si iscrisse alla Facoltà di Agraria a Bologna, ma abbandonò gli studi senza completarli. La svolta nella sua carriera avvenne quando iniziò a lavorare nell’azienda di Serafino Ferruzzi e in seguito sposò la figlia Idina, nel 1957.

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Dopo la tragica morte del suocere in un incidente nel 1979, i quattro figli affidarono a Gardini la guida del gruppo. Sotto la sua leadership, l’azienda subì una trasformazione notevole, orientandosi maggiormente verso l’ambito industriale. Il nome di Gardini è strettamente legato alla sua audace impresa di acquisizione della Montedison tra il 1985 e il 1987.

Nel tentativo di creare un unico e potente gruppo italiano, Gardini progettò la fusione tra Montedison ed Eni, dando vita all’Enimont. Purtroppo, il progetto si rivelò un fallimento. Durante questo periodo, le tensioni con la famiglia Ferruzzi aumentarono progressivamente, culminando in una rottura inevitabile.

La scomparsa dell’imprenditore

Il destino di Raul Gardini prese una svolta tragica il 23 luglio 1993, quando si tolse la vita nella sua residenza a Milano con un colpo di pistola. Le conversazioni con i suoi legali poco prima del tragico evento suggerivano che fosse profondamente scosso dal suicidio di Gabriele Cagliari, un suo rivale coinvolto nella vicenda Enimont.

A quanto pare Gardini aveva compreso che gli inquirenti stavano dirigendo le loro indagini verso di lui dopo lo scandalo di “Mani Pulite“. Nonostante l’imprenditore avesse sempre sostenuto che la situazione finanziaria della Ferruzzi al momento del suo abbandono non fosse compromessa, il peso delle circostanze sembra essere stato insostenibile.

Il nome di Raul Gardini e la sua eredità imprenditoriale continuarono a essere oggetto di discussione e riflessione per molto tempo anche dopo la sua scomparsa. La sua vita complessa e la drammatica fine hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia economica e aziendale italiana tanto da spingere la Rai a dedicargli una fiction.

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