Secondo appuntamento con la nuova stagione di Rocco Schiavone questa sera mercoledì 12 aprile 2023 su Rai 2 e RaiPlay in streaming. Prosegue il successo della serie tv con Marco Giallini nei panni del burbero vice questore romano, spedito in Valle d’Aosta per motivi disciplinari.
Il personaggio è stato creato da Antonio Manzini, autore dei romanzi e dei racconti che hanno Schiavone come protagonista e sceneggiatore della serie Rai.
Un personaggio fuori dagli schemi. Veste i panni di un poliziotto ma non segue sempre le regole della polizia. Forse questo l’aspetto che lo rende vincente: non sempre accetta di seguire le regole ma lo fa cercando sempre di stare dalla parte del giusto e del più debole.
Una rappresentazione dello Stato che ha sollevato polemiche da parte di alcuni esponenti politici, che volevano porre un veto sulla sua programmazione. Tuttavia, visto il successo della serie si è ritenuto opportuno continuare la messa in onda.
Attenzione: Cambio di programmazione
Questa settimana è previsto un cambio di programmazione. La terza puntata andrà in onda venerdì 14 aprile: stesso canale e stessa ora. E nel caso non si riuscisse a seguire la puntata in diretta è possibile guardare yutte le puntate della fiction ispirata ai best seller di Antonio Manzini (pubblicati da Sellerio) anche in streaming su RaiPlay.
Cast e Luoghi
Oltre a Marco Giallini nei panni di Rocco Schiavone, nella prima puntata della quinta stagione della serie abbiamo visto Miriam Dalmazio prendere il ruolo di Marina la moglie morta di Rocco. La figura femminile è interpretata nelle precedenti stagioni da Isabella Ragonese. Marina rappresenta in un certo senso la guida spirituale di Schiavone, quella che lo aiuta a superare le giornate lontano dall’amata Roma.
La serie prodotta da Cross Productions e Rai Fiction è infatti girata ad Aosta per quanto riguarda gli esterni, la montagna, mentre gli interni sono girati a Roma.
La colonna Sonora
I due compositori Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro de La Bottega del Suono hanno raccontato il loro lavoro. Hanno spiegato che con il regista Simone Spada, qualche settimana prima dello shooting, erano riusciti ad individuare il campo d’azione del nostro intervento compositivo e raccolto le sue indicazioni.
La colonna sonora di questa stagione si inserisce nella strada artistica intrapresa a partire già dalla prima. All’epoca era frutto delle indicazioni e degli spunti forniti dall’allora regista Michele Soavi, che voleva che la musica avesse il carattere epico dell’eroe solitario e fosse un mix tra il blues rock e il progressive sinfonico.