Sabato 24 giugno 2023 su Nove TV, dalle ore 21.25, ripercorreremo il terribile caso di femminicidio di Elena Ceste, la donna che scomparve nel 2014 nel nulla. A denunciarne la scomparsa sarà suo marito, Michele Buoninconti. A dieci mesi di distanza da quella misteriosa scomparsa, il cadavere di Elena Ceste verrà ritrovato sulle sponde del Rio Mersa.

Sparita nel nulla: la tragica morte di Elena Ceste

Elena Ceste era una mamma di quattro bambini, una donna di 36 anni che viveva serena in un paesino di provincia dedicando tutta la sua giornata alla famiglia. Cresceva i suoi bimbi Elena, cucinava, puliva, faceva la spesa e accoglieva il marito a casa quando tornava dal lavoro. Un tragico giorno però, la mamma e donna cordiale e gentile di Costigliole d’Asti è scomparsa inghiottita dal nulla.

Tra i casi di cronaca nera più inquietanti in Italia, quello di Elena Ceste ha tenuto tutti con l’ansia e la preoccupazione costante per 9 mesi della sua scomparsa. Allo scoccare del decimo mese infatti, la giovane mamma è ritrovata cadavere, sulle rive di un fiumiciattolo della zona. Ad ucciderla, secondo la giustizia italiana, è stato colui che più di tutti avrebbe dovuto proteggerla, ossia il padre dei suoi quattro figli, suo marito Michele Buoniconti.

La scomparsa e i primi dubbi degli inquirenti sul marito di Elena Ceste

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E’ il marito di Elena che ne denuncia la scomparsa ai carabinieri ma il suo racconto non convince del tutto gli investigatori. Le indagini partono subito e nel loro corso avvengono anche alcune intercettazioni dalle quali emerge quasi subito l‘indole violenta ed aggressiva del marito di Elena Ceste.

L’uomo è violento non solo con la moglie ma anche con i suoi bambini. Nelle intercettazioni si sente Michele Buoninconti che dice di aver impiegato tempo per raddrizzare sua moglie, e poi lo si sente anche minacciare i figli. Michele intima ai bambini di non raccontare niente circa litigi che avvenivano in casa. Il matrimonio tra Elena Ceste e Buoninconti, è quindi pervaso da violenze, oppressioni e probabilmente anche da amanti.

Il ritrovamento del cadavere di Elena Ceste e la successiva condanna di Michele Buoninconti

Le ricerche per ritrovare Elena durano  9 mesi, poi, il 18 ottobre 2014, i carabinieri ritrovano un corpo sulle sponde di Rio Mersa: si tratta del cadavere di Elena Ceste.

La donna è in decomposizione avanzata, ma nonostante ciò, emerge che Elena Ceste è morta strangolata. L’allontanamento volontario a cui alludeva il marito non è più contemplato. Ora, dopo altri accertamenti e indagini, si parla di crimine, un caso di omicidio che porta a sospettare del marito Michele Buoninconti.

Ad uccidere Elena sarebbe stato Michele, la stessa mattina del 24 gennaio, dopo aver portato i figli a scuola. Elena uscita dalla doccia, con molta probabilità discute col marito e così l’uomo infuriato l’avrebbe uccisa.

Anche se Michele Buoninconti non ha mai confessato l’omicidio. L’uomo è stato condannato a 30 anni di carcere nel 2015: l’accusa è di omicidio e occultamento di cadavere, sentenza confermata anche dalla Cassazione nel 2018. I figli sono dai nonni materni e a lui è stata tolta anche la patria potestà.

 

 

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