Questa sera, sabato 1 luglio 2023, su ai 1 va in onda il film autobiografico sulla vita di Antonia Brico, prima donna direttrice d’orchestra. Il titolo è Sulle ali della musica e la regia è stata curata da Maria Peters.

Siamo negli anni ’30 quando Antonia Brico raggiunge l’apice della sua carriera musicale. Infatti, la donna nel 1930 salì sul palco a Berlino per dirigere la più nota orchestra sinfonica del mondo: la Berliner Philarmoniker.

Sulle ali della musica: Antonia Brico tra successo e ostruzionismo maschile

Dunque, nel 1930 la strada del successo per Antonia Brico, prima donna direttrice d’orchestra, sembrava essere pronta per raggiungere le vette di tutto il pianeta. Tuttavia, gli ostacoli c’erano ancora sul suo cammino, soprattutto perchè donna in un mondo dove il successo era solo per uomini, quindi la salita per Antonia era ancora lunga.

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Antonia Brico infatti subì un brusco rallentamento sino ad un vero e proprio stop proprio nella Nazione che lei stessa considerava come la sua patria: ovvero gli Stati Uniti.

Ad iniziare a dar fastidio alla carriera di questa straordinaria donna, forte, preparata e molto determinata, fu ovviamente un uomo, un baritono, che non concepiva, molto probabilmente, una così netta rottura degli schemi maschili validi nei secoli dei secoli. Secondo l’uomo non poteva esistere un direttore d’orchestra diverso da un uomo.

Al Metropolitan Opera house di New York, John Charles Thomas, voce lirica tra le più note dell’epoca, non ci pensò due volte per dire che non si sarebbe esibito di nuovo, se diretto da Antonia Brico. Il baritono dichiaròNon mi faccio più dirigere da una donna”. Lo sfogo dell’uomo divenne sentenza per il futuro della donna, prima direttrice d’orchestra al mondo.

Siccome, però, Antonia Brico di difficoltà ne aveva incontrate davvero tante nella sua vita, decise, anche stavolta, di fronteggiare il suo destino. Non si diede per vinta Antonia, anche se l’ostruzionismo dell’ambiente le impediva di raggiungere il successo che avrebbe meritato. Lei, infatti, godeva di tantissima ammirazione da parte della società americana, e quindi reagì con un’altra risposta.

Antonia Brico fondò in tutta risposta al maschilismo, la Denver, una sua orchestra tutta al femminile. Con questa reazione la risposta fu chiara: il talento delle donne non può raggiungere il mondo chiuso della musica colta quindi si organizza diversamente. Dopo qualche anno la Denver Orchestra concesse l’ingresso anche ai musicisti uomini.

Antonia Brico, chi sono le sue eredi

Antonia Brico considerava l’orchestra al pari di quanto un pittore considera la sua tavolozza: per lei l’orchestra rappresentava il più grande degli strumenti musicali.

Grazie alla prima donna direttrice d’orchestra, la strada che pareva totalmente chiusa alle donne fu finalmente aperta. Al giorno d’oggi, abbiamo tante direttrici d’orchestra famose, anche se in numero ancora troppo ridotto rispetto agli uomini.

Solo per ricordarne alcune, citiamo Lydia Tàr e Beatrice Venezi, ma diverse altre sono presenti sui palchi del mondo e devono in parte molto alla determinazione della prima donna direttore musicale d’orchestra, ossia Antonia Brico.

 

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