La terza puntata di Un professore 2 ha appassionato il pubblico per le tante storie che sono emerse sui protagonisti. In particolar modo ha commosso la storia di Ryan, che mai prima aveva avuto il coraggio di parlare del suo drammatico recente passato. E’ stato ancora una volta Dante Balestra a pungolare i ragazzi in classe parlando del filosofo Montaigne.
“Luna riprendi la lezione sul tuo cellulare così la facciamo vedere a Viola che oggi non può venire. E le mandi un messaggio da parte mia dicendo che mi fa piacere se anche lei segue” ha esordito il professore in classe.
Un Professore 2, il dramma di Ryan e la scomparsa del fratello
Dante Balestra parla di Montaigne, di quelle “Moltitudini di io, che sono le esperienze che ci cambiano, grandi piccole positive e negative e per comprenderle dobbiamo tirarle fuori, scriverle. Ryan quanto ti è costato arrivare qua e cosa hai perso per strada?” ha poi chiesto all’alunno che in un primo momento ha risposto: “Io non sono Montaigne”. Poi dopo l’invito del professore ad aprirsi ha raccontato la sua storia:
“Dopo aver attraversato il deserto io e mio fratello, che era più grande di me e che giocava a calcio, ci siamo trovati in un lager fuori tripoli. Si moriva di fame e di botte, e una notte le milizie sono entrate nella camerata e hanno cominciato a picchiarci perché qualcuno di noi aveva provato a scappare, sembrava che non smettessero mai” le parole toccanti di Ryan che ha poi continuato.
“Mio fratello che era più coraggioso di me ha cominciato a protestare ma gli hanno spezzato le ginocchia e l’hanno portato via. Non so adesso dove sia, perché non l’ho più visto. Ma ci siamo fatti una promessa, nessuno dei due avrebbe dovuto rinunciare al calcio, si doveva continuare a giocare e vincere anche per l’altro. Ho continuato il mio viaggio e sono arrivato qui anche per lui” ha concluso Ryan emozionando tutti.
Un Professore 2, Manuel si allontana da Nina che racconta tutto a Dante
Nel corso della puntata si arriva anche al nuovo confronto tra Manuel e Nina: i due litigano perché lui non vuole saperne della figlia. “Ho una figlia, si chiama Lilly” le parole del professore, che poi fa una ramanzina a Nina: “Non hai avuto coraggio per dire certe cose. Potevi essere meno stronzo nel comportarti così”.
Intanto Anita confessa a Nicola che Manuel è suo figlio, ma non vuole che la verità venga detta al figlio.