La seconda puntata di Vanina – Un vicequestore a Catania, in onda il 3 aprile, si è aperta con un nuovo colpo di scena dopo il grande successo dell’esordio la settimana scorsa. Protagonista assoluta è ovviamente il vicequestore Vanina Guarrasi che si trova a dover sciogliere un mistero sul ritrovamento di un corpo di una donna in una villa lussuosa.
La ragazza appare tormentata quando racconta ad un’amica i suoi amori, Paolo e Manfredi. Ma arriva per lei la chiamata di Spanò che annuncia il ritrovamento del corpo nella villa.
Il mistero del cadavere nella villa
“Io una cosa così non l’ho mai vista”: questo il commento di Vanina alla vista del corpo decomposto della donna, che era chiusa in un montacarichi nascosto in un muro. Corpo ritrovato da Alfio Burrano, nipote di Teresa proprietaria della residenza di lusso. Un mistero che ha appassionato il pubblico e la stessa vicequestore che si è messa in azione per trovare la verità.
“Sembra un grido di terrore” afferma Vanina guardando il corpo decomposto della donna. Il medico legale conferma che si tratta di una donna che potrebbe essere stata uccisa con un’arma da taglio o per avvelenamento. Ma non si riescono ad avere ancora dei dettagli precisi sul mistero del cadavere.
Si tratta nella fase inziale di una donna di cui nessuno si sarebbe mai interessato, aumentando il mistero. La donna dovrebbe avere un’età compresa tra i 25 e 35 anni. “La donna non si è chiusa nel montacarichi da sola, per me si tratta di un omicidio“ il commento di Vanina che non ha mai avuto nessun dubbio sulla matrice del delitto.
La confessione della vedova Burrano: cosa si faceva nella villa
Nel corso delle indagini il vicequestore ha interrogato anche la vedova Burrano, la signora Teresa che ha fornito dei dettagli importanti sulla vicenda: “Mio marito si faceva la sua vita nella villa, con tante donne che lo andavano a trovare“ ha confessato la signora. Che ha fatto intendere di non voler sapere nulla sulla vita privata del marito ormai defunto.
Intanto non si fanno progressi nelle indagini, con Alfio, nipote di Teresa, che ci prova col vicequestore che non raccoglie le proposte del giovane. A Catania l’Etna fa sentire la sua presenza con una tempesta di cenere visibile come la pioggia che scende dal cielo.