Stasera va in onda la seconda puntata di Vivere non è un gioco da ragazzi, la miniserie di Rai 1 con Stefano Fresi e Nicole Grimaudo ambientata a Bologna. I primi due episodi sono andati in onda lunedì scorso e tutta la fiction è un adattamento per la tv del romanzo di Fabio Bonifacci, Il giro della Verità.
Dove eravamo rimasti
Nel primo episodio di Vivere non è un gioco da ragazzi il protagonista, un ragazzo di nome Lele interpretato da Riccardo De Rinaldis Santorelli, si fa coinvolgere in un giro di droga per far colpo sulla ragazza che gli piace, Serena. Prima di andare a una festa il giovane compra “due paste” ovvero due pasticche di droga sintetica nel quartiere popolare dove vive con la suo padre (Stefano Fresi), sua madre (Nicole Grimaudo) e sua sorella.
Nel locale bolognese dove va a ballare con i suoi amici e compagni di classe vende una di queste pasticche a un suo amico. Mirco (Tommaso Donadoni) però a fine serata muore perché ha assunto questa droga. I suoi amici sono disperati e Lele confida a Pigi la verità, combattuto se dir o meno tutto alla polizia. Intanto Marco, il padre di Lele, ha subìto una truffa al lavoro e ha reagito dando un pugno al suo ex capo. Sua moglie Anna ha dovuto così mediare, cercando di risolvere la situazione.
Le anticipazioni di stasera di Vivere non è un gioco da ragazzi
Negli episodi in onda stasera in prima serata su Rai 1 Lele riceve pressioni sia dalla polizia, il cui agente Saguatti è interpretato da Claudio Bisio, sia dagli spacciatori che gli hanno venduto la droga. Dopo la tragedia della morte di Mirco tutti i genitori dei ragazzi si chiedono se anche i loro figli facciano uso di droga. La madre del ragazzo defunto (Fabrizia Sacchi) si rivolge al protagonista per sapere chi era davvero suo figlio. I sensi di colpa per il 17enne così aumentano sempre di più. Un anonimo inoltre avverte i genitori che tutti i sabato sera i loro figli fanno uso di droga.
Nel frattempo Lele ha ripreso a vedere la bella Serena ma è sempre alle prese con la polizia che cerca di fargli fare i nomi dei malviventi colpevoli di avergli venduto la droga. Quest’ultimi capiscono la situazione e lo sequestrano. Per lui ci saranno pochi istanti per convincere i delinquenti del fatto che non è in contatto con i poliziotti.