In onda stasera su Rai 1 in prima serata c’è Vivere non è un gioco da ragazzi, la serie tv diretta da Rolando Ravello tratta dal libro Il gioco delle verità di Fabio Bonifacci. Nel cast ci sono Stefano Fresi, Nicole Grimaudo, il giovane Riccardo De Rinaldis Santorelli e Claudio Bisio. La fiction è alla sua seconda puntata e ha debuttato lunedì scorso.

Quante puntate sono e quando finisce

Vivere non è un gioco da ragazzi ha come protagonista il giovane Lele che per far colpo su una sua coetanea e compagna di scuola si fa coinvolgere in un giro di droga in cui morirà un loro amico, Mirco. Lunedì 15 maggio sono andati in onda i primi due episodi, stasera sempre in prima serata su Rai 1 andranno in onda il terzo e quarto episodio e domani 23 maggio il quinto e sesto episodio. Per chi si fosse persa la prima puntata o per chi voglia guardare tutta la serie su Raiplay sono già disponibili tutti e sei gli episodi.

Dov’è stata ambienta Vivere non è un gioco da ragazzi: tutte le location

Le avventure di Lele, dei suoi genitori e dei suoi amici sono tutte girate a Bologna. Il capoluogo dell’Emilia Romagna viene visto da due angolazioni. Infatti viene raccontata la periferia dove vivono il protagonista con suo padre Marco e sua madre Anna, interpretati rispettivamente da Stefano Fresi e Nicole Grimaudo. In contrapposizione c’è il rosso delle stradine del centro e la casa di Serena, la ragazza di cui è innamorato il 18enne, sui colli bolognesi.

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Molte scene sono girate anche nel liceo del centro di Bologna dove studiano i ragazzi protagonisti della storia. Una delle scene più suggestive è di sicuro quella in cui Lele e Serena passeggiano e si scambiano un bacio sotto le luminarie di Via D’Azeglio dedicate a Lucio Dalla. Chi ha visto Vivere non è un gioco da ragazzi avrà di sicuro riconosciuto i versi della splendida canzone del cantautore bolognese “Futura“. Inoltre si vedono spesso anche le due Torri di Piazza Santo Stefano e i Giardini Margherita.

I luoghi inventati sono la casa di Lele in un caseggiato nel quartiere tra Saragozza e Casteldebole e anche il bar di famiglia del 18enne chiamato Anna e Marco, come i nomi dei suoi genitori ma anche come una famosa canzone sempre di Dalla. Mentre tra quelli che esistono davvero vanno menzioni il Damy Bar, il Giardino Cep Barca 2 e il Poliambulatorio Reno.

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